AMIANTO KILLER, A LATINA BOOM DI PATOLOGIE

30/07/2009 di

Oltre 150 morti per patologie tumorali legate all’uso dell’amianto e di altre sostanze cancerogene, migliaia di cause intentate in terra pontina, diversi siti ancora contaminati dalla “fibra killer”. Un’interrogazione parlamentare è stata presentata dalla deputata del PD Sesa Amici e firmata dalle deputate Teresa Bellanova, Delia Murer e Alessia Maria Mosca.


“Sono molti i lavoratori ponti esposti all’amianto – dichiara Sesa Amici- in attesa che le domande di riconoscimento delle malattie professionali e dei benefici previdenziali, depositate da anni, siano definite e portate a termine. Tra questi lavoratori vi sono anche molte donne che hanno lavorato nelle fabbriche e nei cantieri navali trai quali quelli Posillipo di Sabaudia e Canados di Ostia esposte all’amianto. A differenza dei colleghi uomini, pur se tardivamente e solo dopo un lungo giudizio hanno ottenuto il riconoscimento ai benefici pensionistici per lavoro svolto con esposizione all’amianto, per le donne tale riconoscimento viene ancora negato, anche in sede giudiziaria, dove sono pendenti le fasi di gravame, con tempi processuali che vanno oltre la ragionevole durata. Si ha l’impressione di una spirale di vessazione non condivisibile, di cui sono vittime i lavoratori esposti all’amianto della provincia di Latina e di tutto il territorio nazionale, a cui si aggiunge per le donne un ulteriore discriminazione, non giustificabile e non accettabile. Donne che sono anche “vedove dell’amianto”, costrette a crescere i propri figli con la già misera pensione di reversibilità decurtata del 40%”.

“Per porre fine a questa costante discriminazione, di cui sono oggetto le vittime dell’amianto – conclude Sesa Amici – abbiamo chiesto al Governo di conoscere entro quali termini intenda intervenire al fine di emanare al più presto il regolamento sul Fondo per le vittime dell’amianto, in favore di tutte le vittime che hanno contratto patologie asbesto-correlate per esposizione all’amianto e alla fibra “fiberfrax” e, in caso di premorte, in favore degli eredi così come disposto dall’articolo 1, commi 241-246, della legge 244/07 approvata dal Governo Prodi; quali iniziative intenda intraprendere per sollecitare l’INAIL ad istruire le varie domande di rilascio di esposizione all’amianto, indispensabili per l’erogazione della prestazione, che giacciono da anni, senza risposta, anche a seguito della recente sentenza del TAR del Lazio n. 5750/09 del 23/04/09 ; quali misure intenda adottare per sostenere le vedove e le lavoratrici donne in particolare, pesantemente discriminate e quale piano di risanamento ambientale intenda predisporre per bonificare il territorio dall’amianto e tutelare la salute dei cittadini, per i resti dello stabilimento Goodyear Italia di Cisterna e in altri siti della provincia di Latina dove è ancora presente l’amianto”.