NEL LAZIO 10.479 AZIENDE IRREGOLARI PER IL FISCO

16/07/2009 di

Nel corso del 2008 nel Lazio sono state individuate 10.479 aziende «irregolari» nell’ambito della normativa fiscale, contributiva e assicurativa, pari al 54,3% delle circa 19 mila ispezionate. È quanto emerge da una rielaborazione dell’Eures-Upi Lazio su indagini svolte da Guardia di Finanza, Direzioni provinciali del lavoro, Agenzia delle entrate, Inail, Inps, Inpgi e Enasarco.


Lo scorso anno – spiega lo studio, presentato oggi in Regione Lazio – le Direzioni provinciali del Lavoro hanno ispezionato 12.079 aziende (il 63% del totale presente nel Lazio), 5.740 delle quali sono risultate irregolari (47,5%). Più altro il tasso di irregolarità riscontrato da altri organi (GF, Agenzia delle Entrate, Inail, Inps, Inpgi, Enasarco) che, su 7.212 ispezioni, hanno rilevato 4.739 aziende irregolari (il 65,7%). L’irregolarità fiscale contributiva e assicurativa di queste imprese si associa spesso anche all’utilizzo del lavoro in nero. La provincia in cui si concentra il maggior tasso di aziende irregolari è la provincia di Frosinone (circa i due terzi delle aziende ispezionate dalle direzioni provinciali del lavoro). Seguono Latina e Viterbo, entrambe con il 47,9% di aziende irregolari, Rieti (46,9%) e Roma (39,7%).