Proiettile a casa, forse il giudice Iansiti sarà scortato

La Questura di Latina indaga sull’intimidazione nei confronti del giudice Nicola Iansiti, al quale è stato recapitato un proiettile trovato dalla moglie nella cassetta della posta. L’attenzione – scrive Il Messaggero – è rivolta soprattutto ai casi più delicati di cui si è occupato Iansiti, una ricerca non certo semplice visto che il giudice ha migliaia di fascicoli assegnati.
L’indagine viene svolta a pieno ritmo nel più totale riserbo. Non è escluso che si decida di valutare la possibilità di proteggere il giudice con una scorta o comunque di attivare un monitoraggio specifico. Per ora si tratta solo di ipotesi, in attesa di raccogliere elementi più specifici.
SOLIDARIETA’. «Il Consiglio dell’Ordne degli Avvocati di Latina – spiega il presidente Giovanni Malinconico – esprime piena solidarietà al giudice Iansiti, da tutti apprezzato per la sua professionalità. Si tratta di un episodio di cui non può in alcun modo essere minimizzata la rilevanza, dovendosi sottolineare che la serenità e l’indipendenza della magistratura costituiscono un imprenscindibile elemento di garanzia per la nostra comunità provinciale e per tutta l’avvocatura pontina».
«Confido – scrive il sindaco Giovanni Di Giorgi – che le indagini possano portare quanto prima a chiarire l’intera vicenda e rinnovo la mia solidarietà e stima ad un magistrato che con professionalità e fermezza è impegnato, insieme ai suoi colleghi, ogni giorno in prima linea nella lotta al crimine».
Il Pd, attraverso Luigi Di Mambro, ha inviato una lettera al presidente del tribunale Guido Cerasoli: «A nome dell’esecutivo provinciale del Partito Democratico, e unendomi alle altre dichiarazioni espresse in tal senso, intendo manifestare la piena solidarietà e vicinanza al Gip Nicola Iansiti per il grave episodio di intimidazione subito. Al contempo – scrive Di Mambro – esprimiamo la ferma condanna per il grave gesto e chiediamo agli inquirenti di compiere ogni sforzo affinché le indagini giungano alla individuazione dei responsabili ed alla loro punizione».
L’Anm di Latina si riunirà in settimana per discutere anche di questo episodio. Sdegno arriva anche dall’associazione Caponnetto e da Giovanni Delle Cave, vicepresidente dell’associazione familiari e vittime della strada: «Una minaccia chiara e inequivocabile – scrive Delle Cave – verso chi quotidianamente è impegnato in prima fila nella lotta contro la criminalità che in provincia di Latina si manifesta sempre con maggiore prepotenza nonostante la grande ed efficace attività delle forze dell’ordine». Il giudice è stato già oggetto di intimidazioni: nel 2007 l’auto della moglie fu crivellata con sette colpi di arma da fuoco.
esprimo la mia solidarietà al giudice iansiti ed alla sua famiglia per l’accaduto. invito ciascun lettore di questa testata a fare altrettanto per dimostrare alla criminalità che questa città è per la legalità e non contro la legalità. quindi postiamo in tanti…….. forza………
Solidarietà al giudice Iansiti e alla sua famiglia.
ci vogliono pene severe ……..