IL 4 LUGLIO INIZIANO I SALDI ESTIVI

01/07/2009 di

La merce rimasta invenduta nei negozi e nei magazzini è parecchia, oltre il 55%, secondo la Fismo Confesercenti. Quindi, per chi aspetta i saldi per fare acquisti, ci sarà molto da scegliere tra taglie e colori dei capi d’abbigliamento. Il via scatta il 4 luglio nel Lazio. Anche se molti negozi stanno già applicando sconti ‘promozionalì alla clientela da alcune settimane.


Molte comunque le speranze che i commercianti ripongono nei ‘saldistì per rimpinguare guadagni che stanno latitando già dal 2008. Per la Confesercenti, «andranno meglio dello scorso anno, soprattutto nelle prime settimane» e potrebbero essere «una boccata d’ossigeno, dopo il record negativo di vendite registrato durante l’anno. La crisi economica ha infatti frenato pesantemente i consumi delle famiglie, mentre il fattore meteorologico ha fatto il resto».

Secondo i calcoli della Confcommercio, ogni famiglia non investirà più di 240 euro (la previsione 2008 era di 280 euro) per l’acquisto di articoli scontati all’inizio tra il 20 e il 30%, per arrivare al 50% ma anche oltre a fine periodo. Complessivamente, i saldi estivi valgono 3,6 miliardi di euro, e pesano per il 12% sul fatturato totale annuo del settore abbigliamento. Scarpe e vestiti assorbono l’8% del totale del budget familiare, circa 224 euro mensili per una famiglia-tipo. Molto meno (45 euro) per gli anziani soli. Il presidente di Federmoditalia (Confcommercio), Renato Borghi, concorda nel riporre speranze nel periodo di sconti che si protrarrà fino ai primi di settembre e oltre. «Le vendite estive – dice – non stanno andando bene sia per una generalizzata crisi dei consumi sia per i fattori legati a condizioni climatiche poco favorevoli. Un parziale recupero potrà avvenire grazie ai saldi estivi che rappresentano indubbiamente un’importante occasione per le famiglie. C’è comunque un’aspettativa ottimistica» anche sulla base di previsioni di ripresa di fiducia delle famiglie. Un test interessante, anche per capire come reagiranno il mercato e i consumatori, è il ‘test’ di Trento dove, grazie a una recente legge provinciale, per la prima volta i saldi estivi partono con nuove regole di liberalizzazione e saranno gli stessi commercianti a decidere il periodo.

Roberto Manzoni, presidente della Fismo (Confesercenti), si aspetta «un buon risultato per le prime settimane, soprattutto sugli incassi più che sui guadagni. La percentuale di invenduto si aggira intorno al 55%. Resta il fatto che il 20% di sconto in realtà è già praticato da tempo da molti negozi sotto forma di promozione alla clientela. Questo ripropone il problema dell’efficacia o meno dei saldi così come sono impostati ora. La verità – sottolinea – è che di fatto i saldi, come momento catalizzatore dell’attenzione della clientela, dei consumi e di affari a costo contenuto, non esistono più. L’attuale disciplina delle vendite di fine stagione ha scatenato di fatto una corsa tra regioni e città a chi parte prima e ha svuotato le vendite promozionali del loro contenuto. Per questo si rende sempre più urgente una normativa nazionale, una data unica per non affidare alle sole Regioni un comparto così significativo per l’economia nazionale come quello del commercio, e per evitarne la regionalizzazione». Un ottimismo non condiviso però dalle associazioni dei consumatori che prevedono invece una contrazione tra il 10-15% rispetto ai saldi estivi 2008, già non esaltanti per i negozianti.

LE REGOLE. Ecco il decalogo predisposto dalla Regione Lazio, diffuso dall’assessore alla Tutela dei Consumatori Vincenzo Marucciom per evitare che si compiano acquisti «a rischio» durante i saldi in programma dal 4 luglio al 15 agosto.

1) Sulla merce in saldo deve essere sempre riportato il prezzo di origine non scontato, la percentuale di sconto applicata sul prodotto e il prezzo finale.

2) Occhio al prezzo o allo sconto applicato alla cassa: potrebbe essere diverso da quello riportato sul cartellino.

3) Attenzione agli «specchietti per le allodole»: verificare che il prodotto che viene esposto in vetrina sia della stessa qualità di quello offerto in negozio.

4) Durante il periodo dei saldi, sono permessi i pagamenti elettronici (bancomat,carta di credito,ecc.) in tutti i negozi che espongono i loghi all’esterno.

5) Siate sempre sicuri di ciò che comprate. Successivamente all’acquisto infatti, il cambio del prodotto è a discrezione del negoziante.

6) Se l’articolo che acquistate risulta difettoso, il negoziante ha l’obbligo di sostituirlo.

7) Il prodotto che acquistate ha la garanzia valida per due anni. Attenzione agli scontrini; conservateli sempre e fatene una copia, perchè sono composti di carta chimica a rischio sbiadimento.

8) Se possibile, qualche giorno prima dell’inizio dei saldi, visitate i negozi in cui intendete fare acquisti. Vi servirà per controllare che la merce che troverete in saldo sia veramente quella di stagione e che i prezzi non vengano gonfiati prima di applicare lo sconto.

9) Se ritenete scorretto il comportamento del negoziante, rivolgetevi al più vicino agente di Polizia Municipale.

10) Se non siete sicuri dell’articolo, desistete dall’acquistarlo: meglio perdere un’occasione che prendere una «bufala».