TRIBUNALE, L’EMERGENZA RESTA: AVVOCATI PRONTI A MANIFESTARE
Passano i mesi e nonostante gli incontri, le manifestazioni, gli impegni presi a ogni livello, la situazione del tribunale resta sempre la stessa. Pochi giudici, pochi dipendenti, un palazzo di giustizia al limite del collasso per quantità di fascicoli da smaltire. E intanto si accumulano i rinvii con tempi sempre più lunghi a danno di imprese e privati che attendono giustizia senza alcuna garanzia.
Martedì alle 10 presso l’aula magna del liceo classico è stata convocata una nuova assemblea degli avvocati.
«Sarà un momento decisivo – spiega il presidente dell’ordine Giovanni Malinconico – per capire cosa vogliamo e dobbiamo fare per risolvere i nostri problemi che sono anche i problemi della società civile e del mondo imprenditoriale. Martedì decideremo come muoverci dopo i recenti sviluppi della trattativa, di certo dobbiamo contarci per capire quanti siamo a voler cambiare le sorti della giustizia pontina. Il nostro obiettivo, che sarà discusso in assemblea, è quello di richiamare nuovamente l’attenzione sul tribunale. Probabilmente decideremo nuove forme di mobilitazione ma questa volta non a Roma ma a Latina, sperando nel coinvolgimento di altre forze economiche e sociale del territorio. Se la giustizia non funziona è un problema di tutti, non solo degli avvocati».
Negli ultimi mesi, dopo la visita del senatore Berselli il quale definì «drammatica e senza precedenti in Italia» la situazione del tribunale pontino, c’è stata una grande aspettativa, rimasta delusa dai fatti. Anzi dai non fatti visto che si è provveduto solo alla nomina del presidente Cerasoli e non a quella dei presidenti di sezione, ruoli strategici per il funzionamento del palazzo di giustizia. Anche per quanto riguarda i giudici il bilancio è negativo: è stata trasferita a Latina solo Gabriella Nuzzi (dopo il caso De Magistris) che però è in aspettativa, mentre Paola Di Nicola è andata a Napoli e purtroppo il giudice Luigi Carta è deceduto. Nulla di fatto anche per il personale amministrativo, sempre in pesante carenza.
LE AZIENDE SALUTANO IL TRIBUNALE, CAUSE TROPPO LUNGHE
Se un tribunale è inefficiente non ci rimettono soltanto i cittadini in attesa di giustizia ma anche le società e le imprese coinvolte in cause che comportano notevoli interessi economici. E così a Latina si registrano le prime importanti “defezioni” da parte di grossi imprenditori. «Alcune società – spiega l’avvocato Giovanni Malinconico – hanno già abbandonato Latina come foro competente per le controversie ritenendo impossibile attendere così a lungo l’esito di processi che implicano risarcimenti sostanziosi». Ciò significa che, con le cause spostate in altri tribunali, il territorio pontino perderà lavoro per gli avvocati e per tutto l’indotto legato alle attività giudiziarie, come ad esempio i consulenti tecnici e i professionisti esterni. E’ un aspetto da non sottovalutare che si aggiunge agli altri disagi.
«I problemi del tribunale – spiega Michela Luison, presidente dei giovani avvocati – hanno diverse ricadute allarmanti. Noi siamo stanchi delle promesse non mantenute e riteniamo giusto alzare il tiro e organizzare iniziative in grado di coinvolgere anche altri settori della società». Tra gli obiettivi c’è l’informatizzazione del processo o almeno la messa in rete delle cancellerie. «Grazie alla tecnologia di base – aggiunge Luison – si possono ottenere risultati immediati senza troppi sforzi. Sarebbe assurdo non approfittarne subito». (Il Messaggero 28-06-2009)