Finisce il contributo del Comune, la famiglia non lascia l’hotel e il titolare chiama il 113

23/02/2012 di
polizia

Sono circa diciotto mesi che una donna e suo figlio vivono in una albergo del centro di Latina, sistemati dai servizi sociali del Comune, a causa di una situazione economicamente e socialmente disagiata.

Una collocazione accordata con il titolare che avrebbe accettato un compenso minimo, rendendosi disponibile ad aiutare le persone in difficoltà. Pagamenti che sono stati emessi per sei mesi, periodo che il Comune si era reso disponibile a saldare. Scaduto il termine la famiglia ha continuato a restare in albergo ma il titolare non ha ricevuto più le mensilità.

Dopo diverse sollecitazioni,  il proprietario ha deciso di rivolgersi alle forze dell’ordine per chiedere che la stanza venisse liberata. Ieri e questa mattina gli agenti della volante sono intervenuti su richiesta dell’uomo.

Intanto dal Comune spiegano che la sistemazione avrebbe avuto una scadenza, al termine della quale la donna avrebbe dovuto lasciare la stanza.

Si tratta del secondo caso, dopo quello denunciato dal presidente dell’associazione Valore Donna Valentina Pappacena che, in merito al tema delle famiglie disagiate collocate provvisoriamente negli alberghi, ha avviato alcune proposte.

1) istituire un Osservatorio Comunale sulla Casa per permettergli di affrontare e discutere i progetti per la risoluzione del problema casa;

2) avviare un censimento di immobili in disuso allo scopo di destinarli a progetti di recupero di alloggi per famiglie disagiate;

3) avviare un programma di costruzione o acquisto di alloggi a canone sociale da destinare in parte a famiglie disagiate con reddito basso e in parte a famiglie sfrattate della città;

4) istituire un fondo comunale per sostenere il peso economico degli affitti delle famiglie disagiate della nostra città.

“Come presidente dell’associazione ‘Valore Donna’ credo sia opportuno avviare una sinergia con il Comune sul problema in questione – si legge nella nota – . Noi intendiamo contribuire fattivamente ad uno sviluppo sociale che si basi su criteri di equità e integrazione. Soprattutto, mediante la realizzazione di progetti tesi alla tutela dei diritti delle persone svantaggiate e ad un sostegno concreto per l’integrazione delle stesse alla vita sociale ed economica della comunità”.

  1. eh…capirai…la regione lazio o la asl ti pagano ad un anno…che si metta in fila anche lui…o cacci le persone..è il proprietario e può farlo…li mandi a dormire dentro il comune.naturalmente io non ce l’ho con le persone disagiate…sia chiaro.

  2. E’ IL SOLITO PROBLEMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CHE TALVOLTA, COME SI SUOL DIRE, FA I CONTI SENZA L’OSTE.
    IL COMUNE, COME TUTTI GLI ALTRI ENTI PUBBLICI STATALI, DEVONO CAPIRE CHE LE IMPRESE HANNO DEI DIPENDENTI PRIVATI AI QUALI DEVE ESSERE GARANTITO IL DIRITTO A PERCEPIRE UNO STIPENDIO PER SOPRAVVIVERE CON LE PROPRIE FAMIGLIE.
    IL COMUNE DI LATINA IN QUESTO CASO POTREBBE RIVEDERE ANCHE LA QUESTIONE DELLE CASE POPOLARI… A QUANDO I NUOVI BANDI? MA E’ MAI POSSIBILE CHE AREE INDUSTRIALI ABBANDONATE, E NELLA NOSTRA CITTA’ CE NE SONO TANTE, NON POSSONO ESSERE DESTINATE PER GLI USI ABITATIVI?? UNA POLITICA D’INVESTIMENTO IN QUESTO SENSO, SE CI FOSSE VERAMENTE LA VOLONTA’ DA PARTE DEI NOSTRI AMMINISTRATORI, SAREBBE AUSPICABILE E SICURAMENTE POSITIVA PER L’INTERA COLLETTIVITA’ E PER LA SOPRAVVIVENZA DELLO STATO SOCIALE.

  3. Questa è la politica del fare, del grande Assessore ai Servizi Sociali, madre e figlio in mezzo alla strada e i famosissimi ROM, in fila al Monte dei Paschi di Siena a prendere il sussidio del Comune di Latina ogni mese….non VERGOGNA, ma LA FORCA ci vorrebbe!!!!

  4. BRAVO BASTIAN CONTRARIO, MI HAI TOLTO LE PAROLE DALLA BOCCA!!!!
    MA CI RENDIAMO CONTO A CHE LIVELLO SONO ARRIVATI I NOSTRI CARI AMATI POLITICI, SE POSSIAMO DEFINIRLI TALI. NON SCORDIAMOCI CHE I ROM A LATINA HANNO PORTATO TANTI VOTI., QUINDI CARO BASTIAN CONTRARIO CIO’ CHE EVIDENZI E’ FRUTTO DI TUTTO QUESTO.
    ALLORA A QUESTO AGGIUNGO: MA COME POSSIAMO DARE ANCORA FIDUCIA A QUESTI POLITICI?