DROGA, TRE ARRESTI AD APRILIA NELL’OPERAZIONE SUTKA
Tre arresti ad Aprilia nell’ambito dell’operazione Sutka, una complessa indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Trento, condotta dalla Squadra Mobile di Trento congiuntamente ai Gico dei Nuclei di Polizia Tributaria di Trento e Genova nel settore del contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, nei confronti di una pericolosa organizzazione criminale composta essenzialmente da soggetti di etnia romanès, dedita all’importazione di cocaina dalla Spagna e marijuana dall’Olanda.
Sulla base delle indagini svolte, il gip di Trento, ha emesso 49 ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti dei promotori dell’associazione a delinquere. Nel corso della giornata di ieri oltre 200 uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Trento e di Genova e della Squadra Mobile di Trento, coadiuvati da altri reparti della Guardia di Finanza e delle Squadre Mobili di Milano e Latina, hanno eseguito 26 custodie cautelari in carcere nei confronti di 7 soggetti di nazionalità italiana (originari di Milano, Roma, della Sicilia e della Calabria) ed i restanti di etnia romanes, la maggior parte dei quali con precedenti specifici e di varia natura. Parallelamente sono in corso di esecuzione in altri stati dell’Unione 7 mandati di arresto europeo emessi dall’A.G. trentina.
Sono state eseguite numerose perquisizioni in Liguria, Lombardia e Lazio. Per l’attività sono state inoltre impiegate 6 unità cinofile antidroga e 2 elicotteri.Le articolate indagini, iniziate nel mese di febbraio 2007, hanno permesso di denunciare 75 persone. Nel corso delle investigazioni, 17 persone sono state arrestate in flagranza di reato e sono stati sequestrati oltre 94 kg di cocaina e 61 kg di marijuana – la cui vendita avrebbe procurato agli arrestati, che operavano all’ingrosso, 3,8 milioni di Euro. Sono state inoltre sequestrate 15 autovetture.
Elemento caratterizzante delle indagini, condotte dalla DDA di Trento diretta dal Procuratore della Repubblica dr Dragone, è stata la estrema mobilità ed imprevedibilità degli indagati nonché la loro stretta interdipendenza basata su saldi vincoli familiari. La struttura criminale, operante prevalentemente nelle aree metropolitane di Milano e Roma, poteva contare anche su temporanee basi di appoggio in Trentino ed in Liguria ed è stata integralmente individuata e smantellata. L’organizzazione differenziava le modalità di trasporto dello stupefacente impiegando autovetture munite di appositi doppi fondi, autoarticolati e camper. Anche le direttrici utilizzate venivano cambiate di frequente: numerosi sequestri sono stati infatti eseguiti al valico stradale di Ventimiglia, sull’asse del Brennero, nei porti di Genova e La Spezia nei confronti di automezzi imbarcati a Barcellona e Marsiglia.
Nella provincia di Latina il personale della Squadra Mobile unitamente a quello del Commissariato di Cisterna ha tratto in arresto in Aprilia tre persone tutte originarie della Bosnia Erzegovina ed appartenenti allo stesso nucleo familiare: Galub Osmanovic, del 1972, padre di Salerio Osmanovic del 1988 e di Andrea Osmanovic del 1987.