FAZZONE: RIVENDICAZIONI INUTILI, IL PDL E’ UNO

12/06/2009 di

di MONICA FORLIVESI *

Il Pdl è uno e unico, niente rivendicazioni di seggiole e poltrone da parte di chicchessia. Parola del coordinatore provinciale Claudio Fazzone che alla presentazione dei consiglieri provinciali neo-eletti nelle fila del Popolo della libertà risponde così alla domanda sulle rivendicazioni da parte dei piccoli partiti.


«Non ci sono due-tre gruppi – dice il senatore – il Pdl è un unico partito, non esiste An, non esiste Forza Italia, non esistono altri partiti. Mi chiedete se la Dc per le Autonomie avrà un assessorato, ma la Dc per le Autonomie fa parte del Pdl, non si possono fare distinzioni di questo genere, mettiamocelo in testa».
Accanto a lui il presidente della Provincia Armando Cusani e il vice coordinatore del partito Fabio Bianchi, di fronte i consiglieri provinciali e Stefano Zappalà, reduce dalla mancata conferma in Europa. Inevitabile la domanda sulla nuova giunta. «Uno schema – dice Fazzone – è pronto fin da prima delle elezioni, ma lo definiremo nei prossimi giorni, ora siamo impegnati con il ballottaggio di Aprilia». Di certo non ci sarà posto per Paolo Panfili: «Chi ha Cisterna si è candidato contro di noi è chiaro che non troverà posto».

 

Michele Forte, coordinatore provinciale dell’Udc, ha sottolineato che si è accentuato il ruolo determinante del suo partito in queste elezioni e che è cresciuto nel rapporto di forza. «Noi rispettiamo le alleanze – dice Fazzone – l’apporto dell’Udc è stato importante ma se avesse partecipato alle elezioni da solo non avrebbe avuto lo stesso risultato, e l’onorevole Forte lo sa bene». L’onorevole Stefano Zappalà non è stato riconfermato, cosa non ha funzionato? «Quello che è successo è il frutto dell’immaturità politica di questo territorio, un errore enorme rinunciare ad un rappresentante al Parlamento europeo. Basti pensare che c’è stato chi ha detto apertamente che non l’avrebbe votato, giudicate voi…».

A proposito dell’espulsione dal Pdl dell’onorevole Gianfranco Conte il senatore commenta: «Non dipende da me, è una procedura che richiede del tempo, ora vedremo se le regole vengono rispettate». Delusi per non aver raggiunto il 60% e quindi il premio di maggioranza? «Se avessero votato più persone – risponde il presidente Cusani – avremmo superato il 60%, è chiaro che un pensiero ce lo avevamo fatto, saremmo potuti arrivare al 65%, purtroppo non tutti hanno fatto la loro parte».

Tra i neo-consiglieri provinciali siede anche il primo degli eletti, il sindaco di Fondi Luigi Parisella. Farà sia il sindaco sia il consigliere provinciale? La risposta è laconica: «Sì». Abbracci e pacche sulle spalle tra i consiglieri, i veterani e gli esordienti. Ci sono i sei dei sette candidati nei collegi di Latina: Carmine Cosentino, Silvano Spagnoli, Enrico Della Pietà, Claudio Di Matteo e gli uscenti Renzo Scalco e Gino Corato.

I nuovi arrivati da Aprilia, area che non aveva rappresentanti: Massimo Bortolameotti e Vincenzino Palumbo, da Castelforte “torna” Franco Taddeo mentre da Fondi, oltre a Parisella, esordisce Salvatore De Meo. Confermato un rappresentante “storico” da Minturno, Paolo Graziano, mentre da Sabaudia un altro esordio, quello di Giovanni Secci. Complessivamente sono 13 i consiglieri del Pdl, ai quali vanno aggiunti i due membri della Lista Cusani, anche loro intervenuti alla presentazione: l’uscente Mauro Carturan di Cisterna e Claudio Cardogna di Itri. Della maggioranza fanno poi parte i tre consiglieri dell’Udc: Pasquale Fusco da Castelforte e i due di Formia: Benedetto Assaiante, alla sua prima esperienza in via Costa e Michele Forte, sindaco di Formia e presidente uscente del Consiglio provinciale. (* Il Messaggero 12-06-2009)