ELEZIONI AMMINISTRATIVE ED EUROPEE, COME SI VOTA

06/06/2009 di

Italia al voto per le elezioni europee e amministrative. Le operazioni di voto si svolgeranno dalle ore 15 alle ore 22 di sabato e dalle ore 7 alle ore 22 di domenica.

Nella scheda elettorale personale i cittadini troveranno indicato il numero del seggio dove devono votare e l’indirizzo. L’elettore dovrà esibire al Presidente di seggio, unitamente alla tessera elettorale, un documento di riconoscimento valido. Per il ritiro della tessera elettorale (per chi non l’avesse ricevuta) o del duplicato (per chi l’avesse smarrita) l’Ufficio elettorale del Comune di appartenenza è aperto dalle 8 alle 22 del sabato e dalle 7 alle 22 di domenica.

Guida al voto

Elezioni europee. L’elettore esprime il voto tracciando un segno sul simbolo della lista prescelta e non può manifestare più di tre preferenze scivendo per intero i nomi dei candidati.

Più di 15mila abitanti. Nei Comuni con popolazione superiore ai 15mila abitanti il sindaco è eletto a suffragio universale e diretto contestualmente all’elezione del Consiglio comunale. Ciascun candidato a sindaco deve dichiarare il collegamento con una o più liste presentate per l’elezione del Consiglio comunale. Tale dichiarazione ha efficacia solo se è convergente con un’analoga dichiarazione resa dai delegati delle liste interessate. La scheda è la stessa utilizzata per l’elezione del Consiglio comunale. I cognomi dei candidati a sindaco sono scritti entro un apposito rettangolo, al cui fianco si trovano i contrassegni della lista o delle liste ad esso collegate. L’elettore può votare una delle liste tracciando un segno sul relativo contrassegno (dando contestualmente il voto anche alla candidatura a sindaco collegata); la candidatura a sindaco tracciando un segno sul relativo rettangolo, non scegliendo alcuna lista collegata; la candidatura a sindaco tracciando un segno sul relativo rettangolo e una delle liste collegate esprimendo anche un voto di preferenza. È ammesso il voto ‘disgiuntò: è possibile tracciare un segno sul rettangolo del candidato sindaco e su una lista diversa da quelle che lo sostengono. In questo modo il voto è attribuito al candidato (e non alle liste che lo sostengono) e alla lista prescelta (ma non al suo candidato). È possibile inoltre votare solo per un candidato al Consiglio comunale, scrivendo il cognome a destra della lista collegata.

Meno di 15mila abitanti. Nei Comuni con popolazione inferiore ai 15mila abitanti i consiglieri comunali sono eletti con sistema maggioritario contestualmente all’elezione del sindaco. Ciascuna candidatura alla carica di sindaco è collegata ad una lista di candidati alla carica di consigliere comunale: il voto è unico sia che l’elettore voti la lista sia che voti la candidatura a sindaco. Nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco. L’elettore, segnando il contrassegno può votare il candidato alla carica di sindaco e può altresì esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata scrivendone il cognome nella riga stampata sotto il contrassegno. È eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità si procede ad un turno di ballottaggio fra i due candidati che hanno conseguito il maggior numero di voti. In caso di ulteriore parità viene eletto il più anziano di età. All’unica lista collegata alla candidatura a sindaco vincente spettano i due terzi dei seggi assegnati al Consiglio. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente fra le altre liste.

Il sistema elettorale. Alle elezioni provinciali si vota con il sistema maggioritario per eleggere il presidente della Provincia: chi ottiene oltre il 50% dei voti risulta subito eletto. Ogni candidato alla presidenza è collegato con uno o più gruppi di candidati al Consiglio provinciale. Se nessun candidato ottiene più del 50% dei voti, i due più votati se la vedono faccia a faccia due settimane dopo in un turno di ballottaggio. All’eventuale ballottaggio risulta eletto il candidato con più voti. Per i consiglieri provinciali si usa un sistema uninominale corretto: la Provincia è divisa in diversi collegi e in ogni collegio ogni gruppo presenta un solo candidato che può collegarsi con candidati del suo gruppo in altri collegi o raggrupparsi in alleanze di diversi gruppi per sostenere un candidato alla presidenza. I seggi si attribuiscono con un complicato sistema di quozienti, calcolato sulla base dei voti complessivi ottenuti da ciascun gruppo di candidati. I gruppi di candidati collegati al presidente risultato eletto ha diritto almeno al 60% dei seggi in Consiglio. Per le elezioni provinciali non è ammesso il voto ‘disgiuntò, cioè il voto per un presidente della Provincia di un gruppo o di un gruppo di liste e per un candidato al Consiglio provinciale di un altro gruppo o gruppo di liste. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.

Ballottaggio. Gli eventuali ballottaggi si svolgeranno contemporaneamente alla consultazione referendaria dalle 8 alle 22 di domenica 21 giugno 2009 e dalle 7 alle 15 di lunedì 22 giugno 2009. Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.