EASY MONEY, COINVOLTO UN COMMERCIALISTA DI LATINA

03/06/2009 di

Un commercialista di Latina è coinvolto nell’inchiesta che ha sgominato un’organizzazione di cui facevano parte anche direttori di banca, notai, consulenti finanziari e periti tecnici. Nell’ultimo anno il sodalizio dei colletti bianchi ha messo assegno oltre centro truffe ai danni di istituti di credito e società finanziarie a Roma e provincia. Sette i provvedimenti di custodia cautelare emessi dal Tribunale di Velletri, 74 le persone indagate.


Le accuse vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata al falso ideologico. L’inchiesta era iniziata circa un anno fa, dopo una denuncia giunta ai carabinieri di Nemi. Il modus operandi del sodalizio criminale si basava su un meccanismo in cui gli indagati inducevano dei prestanome (italiani e stranieri), nullatenenti e in difficoltà economiche, a contrarre mutui bancari per l’acquisto di case che in realtà avevano un valore di gran lunga inferiore rispetto al prestito richiesto. A questi ultimi l’organizzazione garantiva circa 3 mila euro.

Gli inquirenti hanno riscontrato che per abitazioni il cui costo non superava i 30 mila euro, la banda è riuscita ad ottenere fino a 130 mila euro di mutuo. Ottenuto il prestito, anche grazie a perizie e documenti falsi messi a punto da periti e notai, i truffatori incassavano di fatto le somme erogate in favore degli acquirenti, che così rimanevano proprietari di un immobile e in condizioni di semi-inagibilità, con un mutuo oneroso da onorare. Le banche, filiali romane di noti istituti a livello nazionale, a fronte del mancato pagamento del mutuo, non potevano rivalersi sull’acquirente, perchè insolvente, e potevano solo pignorare l’immobile, che però risultava di valore nettamente inferiore alla cifra concessa. In totale le forze dell’ordine hanno sequestrato circa 5 mila buste paga, risultate false. A capo dell’organizzazione c’era una coppia di consulenti finanziari. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri la cifra totale delle truffe messe in atto si aggira intorno ai 4 milioni di euro.