ZACCHEO: “ECCO COME CAMBIEREMO IL CENTRO STORICO”

27/05/2009 di

Il consiglio comunale ha approvato oggi una serie di atti che danno concreto avvio alla riqualificazione del centro urbano. In particolare la delibera che adotta i primi interventi di recupero in attuazione del Piano per il centro storico che privilegiando l’intervento sulle aree che rappresentano le criticità principali, avvia la concreta soluzione dei cosiddetti “buchi neri” che sono gli elementi di maggior degrado del centro cittadino. Questa l’illustrazione dei progetti del Comune.


“All’interno del piano di recupero urbano che individua il nucleo di fondazione, privo fino ad oggi di norme urbanistiche attuative che ne consentissero la corretta conservazione e lo sviluppo, sono state adottate le previsioni relative agli ambiti urbani su cui insistono il palazzo Key, il cosiddetto palazzo del Vescovo, la Piazza dell’ex Autolinee, l’area di Via Neghelli (limitrofa alla sede della Facoltà di Medicina).

Si tratta di vere e proprie aree di degrado urbano nel cuore stesso del nostro centro storico, bloccate da decenni in assenza di uno strumento urbanistico che ne indicasse le norme per il recupero, la riqualificazione, sia urbanistica che architettonica. Il piano viene a colmare una lacuna storica per l’urbanistica della nostra città ed è finalizzato al recupero sia urbanistico che architettonico e sociale del nucleo di fondazione; ovvero favorirne la conservazione architettonica e monumentale dopo molti decenni di abbandono in cui si è registrata una vera e propria aggressione ai valori originari della città e al tempo stesso permettere che l’attività di trasformazione edilizia disciplinata dal piano attivi quei processi economici che restituiscano al centro stesso il suo ruolo propulsore. Accanto a questo l’obiettivo di recuperare i residenti che negli anni hanno abbandonato il centro storico determinandone un impoverimento sociale.

L’intervento è connesso alla più generale strategia urbanistica che vede il decollo del centro direzionale per le sue funzioni istituzionali più proprie (vedi Cittadella Giudiziaria, Caserma Guardia di Finanza, ecc) ed il recupero del nucleo di fondazione attorno alla funzione strategica dell’Università. I piani adottati disciplineranno finalmente il nuovo assetto dell’area del piccolo Campus di Medicina: l’aspetto dignitoso e architettonicamente qualificato degli scheletri del Palazzo Key e del “palazzo del Vescovo” (Via Mameli); il recupero e la valorizzazione di un’area nevralgica come quella dell’ex autolinee per la quale si prevede finalmente una piazza pubblica con parcheggio interrato, dotata di servizi pubblici organizzati secondo un disegno architettonico di qualità. Tali interventi proseguiranno fino a coprire tutta l’area individuata come centro storico cittadino.

I progettisti hanno già consegnato le soluzioni per l’area degli ex capannoni del Consorzio Agrario (destinati a funzioni culturali che integrano quelle del Palazzo della Cultura, con un auditorium, biblioteca e servizi ricreativi di supporto oltre ai parcheggi sotterranei) e una serie di isolati residenziali per i quali si prevede un corretto riassetto delle volumetrie e dell’aspetto architettonico, ottenendo anche il recupero di fruizione di spazi per il pubblico.

Integra perfettamente la riqualificazione del centro urbano, il project financing del mercato coperto il quale risolve anche, urbanisticamente, le criticità dell’area strategica di Via don Morosini. Si tratta di una proposta presentata nel 2006 dalla soc. Lafatre di Patrica, valutata ed istruita dall’Ufficio Grande Opere e successivamente portata all’esame della Commissione Lavori pubblici e della commissione commercio. L’intervento di riqualificazione prevede una radicale trasformazione sotto l’area di
Viale don Morosini, dove verrà realizzato un parcheggio interrato per 184 posti auto a servizio sia degli utenti del mercato che del quartiere. Oltre al nuovo mercato annonario, ai piani superiori saranno realizzate superfici da destinare a direzionale e commerciale ove potranno trovare allocazione un ufficio postale, un istituto bancario, piccole attività e servizi a supporto delle attività del mercato.

L’opera, del costo di circa 10milioni di euro a carico del privato, è frutto di un grande percorso di concertazione che ha contemplato anche l’individuazione di aree alternative per gli ambulanti nel periodo necessario alla realizzazione dei lavori, allo scopo di continuare a garantire il servizio all’utenza ed il lavoro ai commercianti stessi.

Sono azioni convergenti verso l’attuazione del programma di governo di cui è perno il rilancio del centro storico – afferma il sindaco Zaccheo – che come ci dimostra anche il successo della 82esima Adunata nazionale degli Alpini è il cuore pulsante della nostra città e rappresenta una straordinaria ricchezza piena di potenzialità. Salviamo la memoria storica, cancelliamo i
buchi neri e liberiamo le potenzialità economiche finora inespresse: questi gli obiettivi che il consiglio comunale di oggi ha centrato. Sono soddisfatto e ringrazio sia i consiglieri che quanti a vario titolo hanno concorso al raggiungimento di questa nuova importante tappa di crescita”.