LA CASSAZIONE ANNULLA IL SEQUESTRO DEL PATRIMONIO DI CLAUDIO PROIETTI
La Corte di Cassazione ha annullato il sequestro del patrimonio del commercialista di Latina Claudio Proietti, indagato nell’ambito di un’indagine per truffa ai danni dello Stato. I giudici hanno bocciato il provvedimento adotatto dal Tribunale del Riesame che ora dovrà nuovamente trattare il caso. Nel gennaio scorso finirono sotto sequestro i beni mobili ed immobili del commercialista, di alcuni familiari che secondo l’accusa facevano da prestanome e di altre persone che operavano nel Lazio e nel Veneto.
Gli immobili sequestrati si trovano a Latina, Sabaudia, Cisterna ed anche a Trevi nel Lazio, nel frusinate, e a Vicenza. Il valore complessivo è di diversi milioni di euro. La sola villa sequestrata a Vicenza, intestata alla moglie del commercialista, avrebbe un valore di circa 2 milioni di euro. La Finanza aveva sottoposto a sequestro anche numerose auto, conti correnti e prodotti finanziari per svariati milioni. Secondo gli inquirenti, il commercialista di Latina si è reso responsabile di una maxi truffa fiscale e contributiva per la quale era stato denunciato a piede libero: avrebbe creato ad hoc delle società che assorbivano solo formalmente il personale di altre aziende, questo per non far sostenere proprio alle aziende i relativi oneri fiscali, previdenziali ed assistenziali. Il danno all’erario stimato sarebbe di circa 27 milioni di euro. Ma l’annullamento del sequestro è certamente un duro colpo all’inchiesta del pm Vincenzo Saveriano.