Giorno della Memoria, i ricordi di un sopravvissuto

28/01/2012 di
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Nel Giorno della Memoria, Fabio Nardi, sopravvissuto al campo di concentramento deportato dal 9 settembre 1943 al 6 aprile 1945, è stato insignito ieri, insieme ad altre tre persone, nel corso della cerimonia che si è tenuta nella sala Cambellotti della Prefettura di Latina.

Nardi, che vive a Latina, ha raccontato delle sofferenze patite, «dovevo essere fucilato, è stato difficile portare a casa la pelle, ma almeno io sono qui e posso raccontarlo. Speriamo che non succeda più, dobbiamo volerci bene, non dobbiamo essere divisi». Il Prefetto Antonio D’Acunto in apertura della cerimonia, davanti alle autorità civili e militari e ai ragazzi delle scuole, aveva sottolineato il duplice significato della manifestazione «quello di non dimenticare e quello di chiederci come mai nel cuore dell’Europa ricca, cattolica e di grandi tradizioni culturali, sia potuto succedere».

Dopo il saluto del vicepresidente della Provincia Salvatore De Monaco e dell’assessore del Comune di Latina Orazio Campo, la proiezione di un video dall’enorme impatto emotivo sugli Imi, gli internati militari d’Italia e la premiazione. Il prefetto ha consegnato la medaglia, oltre a Fabio Nardi, l’unico vivente, a Ernesto Bonacini di Aprilia, ritirata dalla figlia Elisa, ad Alfio Fiorini di Aprilia, ritirato dal fratello Armando e a Gino Pietricola, di Terracina ritirato dal figlio Umberto.