CAMORRA, SEQUESTRATO UN APPARTAMENTO A MINTURNO

05/05/2009 di

Immobili e terreni per un controvalore di 12 milioni di euro sono stati sequestrati dalla polizia a Napoli, Roma ed altre province, a due affiliati a clan camorristici e ad un imprenditore accusato di corruzione ed altri reati. Si tratta della prima applicazione della nuova normativa contenuta nel pacchetto sicurezza approvato nel luglio 2008 che consente l’ effettuazione dei sequestri antimafia anche a soggetti che abbiano accumulato in passato ricchezze grazie alla criminalità organizzata anche se non risultano più collegati a cosche mafiose.

A Castrese Palumbo, elemento di spicco del clan Nuvoletta attualmente detenuto nel carcere di Parma, sono stati sequestrati otto terreni a Marano (Napoli) sui quali erano stati costruiti tre appartamenti e due tavernette, ed un edificio abusivo, in via San Tommaso, diviso in sei unità abitative. Palumbo, che in passato fu uomo di fiducia del boss Lorenzo Nuvoletta era titolare anche di quote di una villa che funzionava fino al 2005 come club balneare in via Ferdinando Russo, a Napoli, non lontano dalla residenza presidenziale di Villa Rosebery. Accertamenti sono in corso sui titolare delle altre quote. Dieci appartamenti sono stati sequestrati ad un pregiudicato, Armando Parmigiano, 59 anni, con precedenti penali per usura ed altri reati, cognato del boss dei Quartieri spagnoli Salvatore Terracciano, detto ‘O Nirone. Gli appartamenti, nella zona dei Quartieri spagnoli, Piazza Carità e Piazza Triestre e Trento, erano dati in fitto senza contratto ad immigrati extracomunitari. Il terzo provvedimento di sequestro, disposto dalla sezione per l’ applicazione delle misure di prevenzione del Tribunale di Napoli, ed eseguito dalla polizia, riguarda l’ imprenditore edile Domenico Pelliccia, 42 anni. Era titolare di quattro villette a Roma, nella zona di Colle del Sole, e di appartamenti sparsi tra Roccaraso (L’ Aquila), Minturno (Latina), Ancona, Macerata, e Pisa, oltre che a Qualiano e Giugliano (Napoli). «Con la nuova normativa in materia di sequestri – ha detto il vicequestore Nunzia Brancati, responsabile della divisione anticrimine della Questura di Napoli – occorrerà non più di un anno per passare dal sequestro alla confisca dei beni».