USURA, SOS IMPRESA LAZIO: IL 5% DEI CONTATTI DA LATINA

20/04/2009 di

Un terzo dei commercianti attivi nel Lazio, pari a 26 mila titolari di negozi (+10% rispetto alla media nazionale, il 32,4% sul totale degli attivi) ha avuto negli ultimi anni rapporti con il mercato del credito ‘a nerò del denaro, ma l’usura si estende anche ad artigiani, professionisti, dipendenti pubblici e pensionati. Per questo la Regione Lazio ha scelto la strada di «raddoppiare l’impegno finanziario – ha chiarito l’assessore alla Sicurezza Daniele Fichera – passando da un finanziamento della legge antiusura del 2001 di 1,5 mln di euro nel 2007 a 3 mln nel 2008 e che diventeranno 6 mln con il bilancio 2009. Una risposta al fenomeno che riguarda, oltre a piccoli imprenditori artigiani o commercianti, 20 mila famiglie». 


Il rapporto di ‘Sos impresa Laziò, che presenta il bilancio di un anno di attività dello sportello antiusura e antiracket (1.288 contatti nel 2008 di cui 211 casi presi in carico e assistiti, 189 che risiedono nel Lazio, il 59% a Roma, il 20% in provincia di Roma, il 9% al Viterbo, il 6% a Frosinone, il 5% a Latina e l’1% a Rieti e 22 in altre regioni e presto altri due sportello nella regione, uno a Monterotondo e uno a Latina) parla di un giro d’affari, solo per il settore commercio, stimato in circa 2,3 mld di euro fra interessi pagati ed altre utilità. A partire dal 2000 sono state censite oltre 4mila persone tra quelle denunciate, indagate o semplicemente coinvolte in giri usurari.

Da domani Sos Impresa del Lazio mette a disposizione il numero verde 800 900 767, attivo da domani, per le vittime del racket e dell’usura. Un’iniziativa voluta e realizzata dal nuovo presidente dell’associazione Fausto Bernardino, ex vittima dell’usura: «Ho voluto mettere a disposizione delle vittime il bagaglio della mia esperienza, durata un anno e mezzo e finita grazie alla denuncia del mio aguzzino, condannato in primo grado». Nel Lazio, rispetto al resto del Paese, c’è una maggiore propensione alle denunce: Roma, Latina e Frosinone sono ai primi posti in quasi tutte le statistiche legate all’usura. I
tassi d’interesse in compenso lievitano. A Roma sono passati dal 10% mensile al 15%-20%. Nel sud della regione i tassi sono più contenuti. Una vittima intrattiene 2-3 rapporti usurai insieme. Lo strozzino laziale ha tre facce: solitario, di età più matura dei quartieri periferici; persona che ruota intorno alle reti usurarie falsamente mutualistiche (società finanziarie) o, professionista (avvocato, commercialista o notaio), che si avvale di amicizie e connivenze in ambienti finanziari, bancari e giudiziari con
l’obiettivo di espropriazione delle aziende degli usurati.