OSTAGGIO IN SOMALIA, IL GIALLO DELLA TELEFONATA DI MARIO ALBANO

16/04/2009 di

di GIOVANNI DEL GIACCIO *

Ha chiamato casa. Anzi no. La società annuncia che tutti i marinai sequestrati sul “Buccaneer” hanno telefonato ai familiari ma a Itri, dove vive la famiglia di Mario Albano, non è arrivata alcuna chiamata. E così la principale novità della giornata di ieri in merito al sequestro del rimorchiatore “Buccaneer” con a bordo 16 componenti dell’equipaggio, da sabato in mano ai pirati somali, si tinge di “giallo”. Nel quadro di una situazione che nel golfo di Aden si fa ogni giorno sempre più difficile – ieri solo l’intervento della marina Usa ha evitato il sequestro di un cargo statunitense – c’era stata almeno la buona notizia del contatto.

«Con il telefono di bordo, a turno, tutti i marinai sequestrati hanno chiamato a casa. Stanno tutti bene, nessun problema con il cibo e con l’acqua. Vengono trattati bene dai pirati e questo ci fa ben sperare». A riferirlo, dal quartier generale di Ravenna della Micoperi, è stato Silvio Bartolotti, general manager della ditta proprietaria del “Buccaneer”. «Dopo gli incontri di mercoledì alla Farnesina per ora non ne ho in programma altri – ha proseguito Bartolotti – ma so che la diplomazia continua nel suo lavoro per superare la crisi». «Siamo contenti – dice Erasmo Albano, portavoce della famiglia – ma qui non ha chiamato nessuno. Non vorremmo che queste notizie creino solo confusione».

A parlare di «ragionevoli motivi per essere ottimista» era stato, in mattinata, il presidente della Camera, Gianfranco Fini, a Mazara del Vallo, dove ha fatto visita a Giovanna Giacalone, moglie di Pasquale Mulone, uno dei 10 marittimi italiani a bordo del Buccaneer. Lo stesso Fini aveva poi riferito della telefontata dell’uomo. Ma al ministero degli esteri si getta, comunque, acqua sul fuoco. La Farnesina torna ad appellarsi ai media affinchè evitino «la diffusione di notizie infondate e fuorvianti che possano interferire con un esito positivo della vicenda e porre in pericolo la sicurezza dell’equipaggio del Buccaneer». E’ quanto si afferma in una nota nella quale si rende anche noto che il ministro Franco Frattini «ha ricevuto un’informativa aggiornata presso l’unità di crisi, presenti le altre articolazioni di governo, sulla vicenda concernente il sequestro del rimorchiatore». Nel corso della riunione: «Sono state vagliat le informazioni disponibili e approfonditi i possibili scenari evolutivi. È stata ribadita – prosegue la nota – l’esigenza di mantenere uno stretto raccordo interministeriale, nonché il collegamento con le famiglie dei sequestrati e con le Ambasciate di Romania e Croazia». Sottolineata, infine, «l’esigenza di mantenere il massimo riserbo». (* Il Messaggero 16-04-2009)