Prostitute dall’Est Europa, sgominata una banda

Le ragazze venivano reclutate e acquistate nell’Est Europa e poi venivano avviate al mercato della prostituzione in Italia, ad Aprilia. Nella rete di una banda bulgara sgominata dalla Squadra mobile di Latina e dal commissariato di Cisterna finivano anche le minorenni. Una in particolare, come accertato dagli investigatori, era stata acquistata dall’organizzazione in Grecia a 15 anni e poi portata ad Aprilia.
Chi si occupava del reclutamento e della gestione dei conti del gruppo erano due uomini Nicolay Mihaylon e Borisov Kirchov, di 23 e 26 anni. Mentre Galina Mitkova, 25enne, si occupava di avviarle al lavoro di prostitute, di accompagnarle lungo i tratti della Pontina gestiti dal gruppo e di controllarle, facendosi quotidianamente consegnare il denaro incassato.
Le indagini, coordinate dalla Dda di Roma, hanno consentito di accertare che sono state almeno tre le minorenni costrette a prostituirsi per la banda bulgara, ma il gruppo gestiva almeno altre quindici ragazze maggiorenni per un giro di affari di decine di migliaia di euro, che attraverso i money transfer raggiungevano la Bulgaria.
Le ragazze che si ribellavano all’organizzazione venivano picchiate e minacciate e spesso finivano in ospedale, ma non avevano il coraggio di denunciare le violenze. «Le bande dell’Est europeo – spiega Cristiano Tatarelli, capo della squadra mobile di Latina – si spartiscono le zone della Pontina, dall’Eur a Latina. Ma l’equilibrio spesso si rompe aprendo la strada a delle faide tra bande».
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