CRIMINALITA’ A FONDI, “MARONI RIFERISCA ALL’ANTIMAFIA”

29/03/2009 di

Non ha ancora portato l’argomento all’attenzione del consiglio dei ministri e non ha ancora risposto alle diverse interrogazioni che sono state presentate sull’argomento. Giovedì prossimo il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, qualcosa sarà chiamato a dire sullo scioglimento o meno del consiglio comunale di Fondi.

E’ in programma, infatti, la riunione della commissione parlamentare antimafia e all’ordine del giorno c’è la prosecuzione dell’audizione del ministro che ha tenuto una relazione l’11 marzo e giovedì torna a incontrare i componenti della commissione stessa. I parlamentari del centrosinistra eletti nel Lazio hanno deciso di chiedere a Maroni il motivo per il quale non è stata ancora esaminata dal consiglio dei ministri la proposta di scioglimento dell’assise civica di Fondi.
La situazione è quantomeno singolare. Si sapeva da tempo che la “battaglia” si sarebbe giocata da un punto di vista politico. E in campo sono state messe tutte le strategie possibili. Prima una serie di richieste di indagini “suppletive” da parte di chi, al Ministero, stava valutando la relazione della commissione d’accesso e la successiva proposta di scioglimento firmata dal prefetto di Latina, Bruno Frattasi. Di fatto sono stati dilatati i tempi. Ma una proposta di scioglimento dalla struttura burocratica del Ministero è comunque arrivata, quindi si è stabilito di non portarla all’attenzione del governo. D’altro canto sembra non sia scritto da nessuna parte che una proposta del genere debba essere necessariamente discussa.
E così, dopo oltre un anno dall’insediamento della commissione (era il 12 febbraio 2008), a ormai sette mesi dalla proposta firmata dal prefetto (il 5 settembre scorso), a due da quando anche i vertici dell’amministrazione dell’Interno hanno detto “sì” allo scioglimento, resta solo la “carta” di chiedere direttamente a Maroni cosa pensa di fare. Finora le interrogazioni del Pd (Ranucci, Zanda e Finocchiaro) e dell’Italia dei valori (Orlando) non hanno avuto risposta.
Il ministro non si è mai pronunciato, né con l’istruttoria in corso poteva farlo, ma ora ha tutte le carte e la neonata Lega – il partito di Maroni – della provincia di Latina è stata chiara nel ribadire che Fondi va sciolto. Decisione che, tecnicamente, non spetta al ministro ma deve essere adottata dal consiglio dei ministri. Dove, però, nonostante in più occasioni si dicesse che era pronto lo scioglimento, non è mai arrivata. Adesso? Si dovrà aspettare giovedì ma va considerato che siamo in piena campagna elettorale per le provinciali e si sa cosa rappresenti Fondi per il centrodestra.
G.D.G. (Il Messaggero, 29-03-2009)