AEROPORTO, LEGAMBIENTE: «MARRAZZO NEGHI VIA LIBERA A FROSINONE»

26/03/2009 di

«Non dare il via libera al progetto dell’aeroporto di Ferentino-Frosinone». È quanto chiede Legambiente chiede al Presidente Marrazzo e alla Giunta della Regione Lazio, visto il punto «Approvazione Studio di fattibilità dell’Aeroporto di Frosinone», fissato all’ordine del giorno della Giunta della Regione Lazio di domani, venerdì 27 marzo.


«È un progetto che ha un enorme impatto ambientale, come abbiamo imparato nel lavoro sullo scalo di Roma-Ciampino, che nel contesto inquinato della Valle del Sacco proprio non riusciamo a comprendere -continua la lettera inviata dall’associazione ambientalista – Il territorio della Valle del Sacco è troppo appesantito da impatti ambientali: da un lato la gravissima emergenza ambientale del BHC che sta comportando la devastazione delle aziende agricole e zootecniche dell’area ed un serio problema sanitario per gli abitanti, dall’altro i fenomeni di illegalità relativi al traffico illecito di rifiuti speciali che ha visto coinvolti gli impianti di termovalorizzazione di Colleferro, se non bastasse si accompagnano al costante superamento dei limiti di legge per le polveri sottili che vede oggi la centralina di Frosinone scalo a 60 superamenti dei limiti nel 2009, quella di Cassino a 30 superamenti, quella di Colleferro a 29 superamenti; ed ancora, il carico inquinante industriale sul Fiume Sacco con ben 88 scarichi industriali trattati su un totale di 163 comprendendo quelli civili, il più alto numero in assoluto per i 38 macro-bacini della Regione Lazio. Un contesto in cui è forte l’allarme sociale e la strada da percorrere è evidentemente quella della riduzione degli impatti ambientali. Per questo non condividiamo la scelta di nuovi impattanti progetti, di nuove aree industriali o logistiche a Colleferro piuttosto che ad Anagni o in altri luoghi della Valle, come recentemente previsto dall’intesa firmata da alcuni Comuni, dell’aeroporto di Ferentino-Frosinone, dell’ampliamento o la nuova realizzazione di discariche, del semplice spostamento di qualche chilometro di impianti industriali esistenti, magari per nuove speculazioni edilizie nelle aree inquinate liberate. Un progetto da respingere visto anche che, pur in modo errato perché senza una preventiva verifica di impatto ambientale, la Regione avrebbe già scelto di realizzare un altro scalo a Viterbo».

SCALIA: CON DELIBERA AL VIA CONCESSIONE. «Con l’approvazione della delibera di localizzazione dell’aeroporto regionale a Frosinone potrà partire il procedimento diretto ad affidare la concessione della costruzione e gestione dell’opera con capitali interamente privati». Lo afferma in una nota l’assessore regionale al personale Francesco Scalia, commentando il via libera
che la Giunta di domani darà al nuovo scalo aeroportuale di Frosinone. «Si tratta – scrive Scalia – di un’opera fondamentale per lo sviluppo del basso Lazio che avrà un impatto paragonabile, soltanto a quello rappresentato dalla costruzione dell’autostrada o dall’insediamento della Fiat e del relativo indotto nel cassinate negli anni ’60. L’opera consentirà di creare posti di lavoro per migliaia di addetti, rafforzerà l’industria dedicata all’ aerospaziale e consentirà di realizzare un collegamento ferroviario veloce non stop con Roma». Scalia, che ringrazia il presidente Marrazzo «per aver creduto in quest’opera» sottolinea che quello di Frosinone «sarà un aeroporto di interesse regionale e, per quanto riguarda la compatibilità aeronautica ho già detto che,
nell’ipotesi più prudente, assicurerà un movimento medio giornaliero di 16.728 passeggeri corrispondente a 5.018.400 passeggeri/anno, coerente e congruente con la normativa comunitaria».

VITERBO, PROVINCIA: SU AEROPORTI RISCHIAMO FINE POLLI MANZONIANI. «Se aeroporti che ancora non ci sono diventano oggetto di campagna elettorale che inizia adesso e proseguirà fino al prossimo anno, il livello del volo sarà quello dei manzoniani polli di Renzo, che beccandosi volano basso e finiscono male». Così, in una nota, l’assessore ai trasporti della Provincia, Renzo Trappolini, in merito all’ipotesi di un quarto aeroporto del Lazio a Frosinone. «Che nel Lazio ci sia un sistema aeroportuale della Capitale in cui Ciampino, aeroporto internazionale, per volontà del Governo viene sostituito da Viterbo – continua – è un dato di fatto, per il quale c’è solo da auspicare tempi, finanziamenti e modelli dimensionali certi e utili ai fini per i quali lo Stato ha deciso questa collocazione». «Altre iniziative aeroportuali nel sud del Lazio, come in ogni altra parte d’Italia, sono possibili – conclude Trappolini – sempre che rispondano alle esigenze del mercato e assicurino il rispetto dei fondamentali dal punto di vista economico e della sicurezza. Per Viterbo quindi, accertate dallo Stato le migliori condizioni aeronautiche, è lo Stato stesso a doversi impegnare per l’efficienza e la redditività dell’impresa, attraverso anche gli opportuni chiarimenti con le compagnie low cost. Credo nella libertà del mercato ma se il ministro Matteoli riuscisse a provvedere alla attesa pianificazione
razionale del sistema aeroportuale italiano, il Paese e anche l’Europa gliene sarebbero grati e i cittadini spenderebbero meno perché non obbligati a sostenere aeroporti in cui non si vola».