Qualità della vita, Latina alla posizione numero 79

05/12/2011 di
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È Bologna tra le 107 province italiane quella dove si vive meglio, mentre a quella di Foggia va la maglia nera della vivibilità. è il risultato della speciale classifica, giunta alla 22/ma edizione, del «Sole 24 Ore» dedicata alla “Qualità della vita nelle province italiane”.

I RISULTATI. Latina sale di 8 posti rispetto all’anno scorso, raggiungendo il 79° posto, ma resta comunque piuttosto indietro nella classifica generale. Male nell’ordine pubblico dove scende alla posizione 101, nei servizi ambiente e salute alla posizione numero 100. Posizione 70 nella sezione affari e lavoro, 66° per il tenore di vita. Ultima per velocità della giustizia.

Tra le grandi realtà la migliore resta Milano che sale al 19/o posto ma Roma guadagna ben dodici posizioni attestandosi al 23/o posto con grande soddisfazione del sindaco Gianni Alemanno. Molto più in fondo Torino e Napoli che si piazzano, rispettivamente al 51/o e al 105/o gradino. L’indagine ripropone l’annoso divario Nord-Sud. Nella classifica finale infatti, per arrivare alla prima realtà del Mezzogiorno bisogna scendere fino al 45/o posto occupato da Olbia-Tempio; al contrario partendo dal fondo classifica bisogna risalire fino all’84/o gradino per incontrare una provincia non meridionale, Frosinone.

E anche nelle ‘graduatorie di tappà è il Nord a prevalere. L’indagine infatti, attraverso le statistiche pi— recenti mette a confronto la vivibilità nelle 107 province italiane in sei aree significative: Tenore di vita (al top Treviso), Affari e lavoro (Ravenna) Servizi-ambiente-salute (Trieste), Popolazione (Piacenza), Tempo libero (Rimini) Ordine Pubblico (Oristano) Ciascuna area Š suddivisa a sua volta in 36 parametri.

EMILIA ROMAGNA COLLEZIONA PRIMATI. Bologna è la provincia in cui si vive meglio grazie ai buoni risultati ottenuti in quasi tutte le sei aree, in particolare nel capitolo ‘Servizi-ambiente-salutè, dove Š seconda, ma con un primato riguardo ai posti disponibili negli asili nido. Occupa invece la settima posizione nel capitolo ‘Tenore di vità (con 33mila euro di Pil pro capite), l’11/o in Affari e lavoro (tra gli indicatori dell’area spicca la quota di donne occupate, il 45%) e il quinto nel Tempo libero (dove ha un alto indice di assorbimento libri). La provincia bolognese è però in sofferenza per quanto riguarda l’ordine pubblico, dove pure risale dal centesimo al 92/o posto: tra i reati che più la penalizzano la microcriminalità e le truffe. Oltre al primato bolognese la regione Emilia Romagna ha collezionato altre medaglie nel suo palmares. Piacenza, Rimini e Ravenna giungono in testa a tre delle sei macroaree che costituiscono la ricerca: Affari e lavoro (Ravenna), Popolazione (Piacenza) e Tempo libero (Rimini). Nella sezione dedicata al business Ravenna, e in seconda posizione Reggio Emilia, strappano alle province alpine lo scettro del fare business dopo anni di indiscussa supremazia. A livello di performance, invece, è la Lombardia a comportarsi meglio, con Bergamo, Milano e Brescia, le tre province più popolose, che guadagnano rispettivamente 50, 48 e 42 posizioni rispetto all’anno scorso.
In coda va ad Agrigento lo scomodo titolo di ultima. Piacenza conduce il gruppo ‘Popolazionè con particolare attenzione ai residenti fino a 29 anni, mentre Rimini si aggiudica per il terzo anno consecutivo la tappa della ‘Qualità della vità dedicata al ‘Tempo liberò e aumenta decisamente il distacco nei confronti della seconda, che stavolta è Firenze, mentre nel 2010 era Trieste, ora 12/a.

TRIESTE PRIMA NEI SERVIZI. Alla provincia giuliana va comunque il primo posto nell’efficienza di servizi, ambiente e salute, macroarea che misura l’efficienza del territorio. Fanalini di coda in questo settore due province del Sud, Crotone e Foggia. Trieste strappa il primato a Bologna, che comunque scende solo di un gradino. La top ten non varia molto rispetto alla scorsa edizione, a parte la scalata di Lucca fino al terzo posto.

TREVISO PRIMA IN TENORE DI VITA. Anche il Veneto ha il suo primato con Treviso che arriva prima nella macroarea ‘Tenore di vità. Il testimone del benessere passa da Milano a Treviso grazie soprattutto alla buona performance nella classifica dei depositi bancari. Nella regione veneta sono cinque le province in crescita per qualità della vita e due, Padova e Rovigo, che hanno perso alcune posizioni.

ORISTANO LA PIÙ SICURA. Sembra un paradosso dato l’alto tasso di criminalità meridionale eppure ad aggiudicarsi la palma della provincia più sicura è proprio una provincia del Sud. È ancora Oristano, seguita da Sondrio – come nella classifica del 2010 – quella più sicura, mentre al 107/o posto resta Milano. Oristano ha il punteggio migliore nella microcriminalità e nelle truffe, ma dà ottima prova di sè anche negli altri parametri. Milano invece Š al 106/o posto per
l’incidenza di scippi/borseggi/rapine (560 ogni 100mila abitanti), superata solo da Genova (a quota 710, cinque volte la media di 140).  La top ten della graduatoria delle province più sicure vede comunque in testa tutte realtà piccole (appunto Oristano, Sondrio, Belluno) o medie (Bolzano e Trento), mentre le ultime posizioni sono occupate in prevalenza da realtà di maggiori dimensioni, con miglioramenti, ad esempio, per Torino, Napoli e Bologna.

  1. …..Strano che una citta’ governata da sempre dalla destra RAGGIUNGA TALI RISULTATI.

    Eppure hanno sempre tenuto lontani i kommunisti cattivi cattivi, e hanno sempre paventato lo spauracchio del kommunismo come se l’armata rossa fosse a borgo piave.

    STRANO CHE DOPO TANTI ANNI DI ” BUONA POLITICA” SI SIANO OTTENUTI TALI POCO ESALTANTI RISULTATI .
    DI CHI SARA? MAI LA COLPA? ……Ancora dei communisti?

  2. E basta con questa storia di destra e di sinistra.
    In questa cxxxxxxxxxxxxxo di città ci sono solo affaristi contro affaristi e VOI che votate siete soltanto dei poveri burattini nel loro teatrino.