Regione, mozione per la lotta alle mafie

30/11/2011 di

«Abbiamo depositato oggi una mozione che impegna il Consiglio regionale del Lazio a mettere in campo tutte le iniziative di contrasto alle mafie e di sviluppo della legalità e della trasparenza e a costituirsi parte civile nei processi per mafia che riguarderanno l’operazione ‘Golfò, che ha portato all’arresto di esponenti di spicco del clan Bardellino, nel comune di Formia». È quanto dichiarano, in una nota congiunta, Ivano Peduzzi e Fabio Nobile, capogruppo e consigliere della Federazione della Sinistra alla Regione Lazio.

«Chiediamo poi – continuano – di mettere in campo gli strumenti amministrativi per rafforzare la trasparenza delle procedure di appalto, attraverso la verifica accurata dei collegamenti diretti e indiretti tra aziende partecipanti alle gare e i controlli sulle aziende subappaltatrici e di intervenire presso le autorità competenti per potenziare il personale dei centri operativi di Napoli e Roma della Dia, del Ros dei Carabinieri e del Gico della Guardia di Finanza. Tale richiesta è estesa anche al Ministro degli Interni, per rafforzare i commissariati di Formia, Fondi e Terracina con personale proveniente dalla squadra mobile e al Ministro della Difesa, per il potenziamento, nella provincia di Latina, del numero degli ufficiali e sottoufficiali dei carabinieri provenienti dal Reparto Operativo specializzato nella lotta alla criminalità organizzata».

«La mozione impegna inoltre il Consiglio ad attivare i percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, attraverso incontri e campagne informative, con l’obiettivo di far maturare una nuova coscienza civica tra i giovani e a promuovere forme di partecipazione alla vita democratica. Altra richiesta fondamentale è di velocizzare la concessione di contributi agli Enti locali per favorire il riutilizzo sociale dei beni immobili sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e mafiosa, attraverso la stipula di accordi di programma con i soggetti assegnatari e di sollecitare le autorità competenti ad aumentare i controlli da parte degli organismi bancari sulla provenienza del denaro. Chiediamo – concludono – infine di avviare le campagne di informazione contro il racket e l’usura e di attivare gli strumenti legislativi esistenti per chi denuncia i propri estorsori e usurai».