Strisce Blu, quei parcheggi per disabili che diventano a pagamento

02/11/2011 di
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Il Comitato Bugia Blu torna a puntare l’attenzione sulle strisce blu. “Dopo le recenti azioni di denuncia sulla realizzazione delle strisce blu fin sopra le fermate degli autobus sul lungomare e sulle sviste un po’ troppo frequenti degli ausiliari del traffico dipendenti di Urbania a scapito di utenti che avevano pagato regolarmente lo scontrino, il comitato ha provveduto ad effettuare un controllo anche sulla regolarità delle strisce blu nel centro di Latina, raffrontando la situazione attuale con quella prevista nel contratto di affidamento. Da suddetta verifica – spiega il Comitato – risulta come ampie porzioni di carreggiata stradale, sebbene risultassero escluse dalla gestione a pagamento, siano state ugualmente dipinte di blu e di fatto incorporate nella gestore dei parcheggi del privato. In particolare è stato possibile circoscrivere 46 zone per un totale di 360 parcheggi non previsti, pari a circa 2 chilometri di carreggiata (le zone sono puntualmente rappresentate in rosso nella foto)”.

Da tale conteggio risultano esclusi i parcheggi a pagamento realizzati in adiacenza di incroci o in contrasto con diversa segnaletica preesistente sia orizzontale che verticale, e cioè tutti quelli in palese contraddizione con il codice della strada vigente.

“A titolo di esempio – aggiunge il Comitato – rappresentiamo di seguito la stravagante situazione in atto ormai da tempo in pieno centro, e precisamente su via Spalato, una traversa di Piazza della Libertà (vedi foto). Il lato sinistro della carreggiata in cui vige un divieto di sosta con rimozione di veicolo con evidente cartellonistica verticale, miracolosamente tramutato in parcheggio a pagamento mediante semplice stesura di vernice blu al suolo.
Fin’ora tutto regolare naturalmente. Appare opportuno precisare che negli atti comunali esaminati non è stato trovato alcun riscontro di concessioni in eccedenza da parte dell’amministrazione comunale a scapito della cittadinanza e favore del privato rispetto a quanto individuato nel bando”.

“Riteniamo – conclude il Comitato – che tutto ciò, oltre ad essere non propriamente legittimo, sia profondamente scorretto nei confronti dei cittadini e pertanto chiediamo ancora una volta all’amministrazione comunale in carica di verificare e controllare quanto da noi puntualmente documentato con l’auspicio che tali spazi, qualora non previsti a pagamento, vengano tolti dalla gestione di Urbania e lasciati fruibili direttamente dai cittadini senza dover corrispondere un ingiusto obolo”.