RIFONDAZIONE: “LA MAFIA TIENE SOTTO ASSEDIO IL LAZIO”

12/02/2009 di

«Innanzitutto, come responsabile della Consulta Legalità del Prc Lazio, esprimo da parte mia, e del partito della Rifondazione comunista, e da parte del capogruppo del Prc alla Regione Lazio, Ivano Peduzzi, le più vive congratulazioni e ringraziamenti alle forze dell’ordine che si sono dimostrate pronte ad agire nell’interesse della collettività ponendo un freno agli insediamenti, oramai consolidati nei nostri territori, della criminalità organizzata. Ricordiamo che l’operazione ‘Ca-Morrà è una delle tante operazioni-inchieste avviate dai comandi delle forze dell’ordine delle varie province coordinate con le Direzioni Distrettuali Antimafia». Lo dichiara, in una nota, Dario Gargiulo coordinatore Consulta legalità del Prc del Lazio.

«Parliamo dell’inchiesta ‘Formia Connection’; l’operazione ‘Anni90»’che ha sgominato una importante associazione a delinquere che operava nel sud pontino tra la fine degli anni 80’; l’operazione Damasco che ha portato al caso Fondi e che ha visto la presentazione di una richiesta di scioglimento per condizionamento mafioso nel comune di Fondi da parte del Prefetto di Latina Bruno Frattasi; l’inchiesta Circeo Connection; l’operazione Spartacus svolta tra Napoli e Caserta che ha portato alcuni sequestri anche nel Golfo di Gaeta, l’operazione «Easy Money» avuta luogo a Roma e tante altre – prosegue la nota.

Tutto ciò a provare che camorra, ‘Ndrangheta, mafia ed altre organizzazioni criminali tengono praticamente sotto assedio la nostra regione ed in particolare il Lazio meridionale, frenando e deviando inevitabilmente l’economia dell’intera Regione. Non stiamo parlando di notizie infondate e senza alcun stralcio di prova, qui ci sono ingenti sequestri posti in essere nei confronti di numerose consorterie criminali come ad esempio i 28 milioni di euro di beni sequestrati durante l’operazione damasco mentre con l’operazione Ca-Morra sono stati sequestrati ben 80 milioni di euro in beni immobili e sono stati effettuati ben 40 ordini di custodia cautelare oltre al fatto che si è scoperto un vero e proprio mandamento sito nel sud pontino, cosa ancor più preoccupante! Sono anni che il Prc denuncia l’acquisizione da parte delle organizzazioni criminali di veri e propri centri economici, quali caseifici, discoteche, bar, ristoranti soprattutto lungo il litorale Laziale e la realizzazione tramite società di prestanome di veri e propri centri commerciali, ipermercati ed autosaloni, in particolar modo nelle province di Roma e Frosinone.

Questa ultima operazione non fa altro che dare ancor più ragione alle nostre denunce. Ancor più preoccupanti a nostro avviso, sono le continue sottovalutazioni che ci pervengono dai partiti e dai rappresentanti delle istituzioni in particolar modo quelli del PdL. Ci riferiamo ai tanti negazionisti come ad esempio il presidente della Provincia Armando Cusani che qualche mese fa ha dichiarato sulla stampa, che la mafia è solo un’invenzione della stampa e di alcuni altri soggetti in ordine sparso. Domandiamo al presidente Cusani, se a questo punto gli arresti effettuati siano un’invenzione delle forze dell’ordine? Altro negazionista Doc è l’onorevole Del Balzo, politico di spicco del Pdl nella provincia di Latina.

L’onorevole Del Balzo ha addirittura dichiarato durante il Consiglio regionale straordinario del Lazio sul fenomeno della criminalità seduta n°119 del 22 gennaio 2009, che la presenza della criminalità organizzata è ‘caratterizzata dalla presenza di taluni esponenti malavitosi ai quali è stato imposto il soggiorno obbligato. Non trattandosi di un insediamento volontario, bensì coattivo, risalente agli anni ’70, può escludersi il disegno di chi vorrebbe in atto una transumanza a fini espansionistici, nel sud pontino, di importanti famiglie malavitosè. Sul caso Fondi ha dichiarato sempre in aula ‘Il caso Fondi, del quale tanto si è discusso, è l’esempio da non perseguire, la riprova di quanto non possa farsi dialettica politica sulle spalle di un intero territorio, sulla scorta di una grossolana conoscenza dei fatti e dei dati, peraltro non provati né fondati, rimessi alla stampà.

Riteniamo vergognose queste dichiarazioni, perché provengono da un consigliere regionale eletto oltre che da una persona che dice di conoscere bene la zona da cui proviene e che rappresenta nell’assise regionale. Riteniamo che la nostra Regione ed in particolar modo le province di Latina e Frosinone sono ridotte a questo punto perché da 25 anni a questa parte si è sottovalutata la gravità della situazione in cui vertevano e sono tutt’oggi i nostri territori. Inquinati non solo dalla criminalità proveniente da altre regioni ma anche dalla criminalità nostrana che ha trovato ampio sostegno da parte dei più spregiudicati gruppi criminali dando vita a dei veri e propri sodalizi. Sarebbe semplice chiedere a questo punto le dimissioni di questi rappresentanti del centro destra della provincia di Latina. Infatti per ora non le chiediamo, ma chiediamo loro però di fare una cosa ancor più difficile. Ammettere le proprie colpe, responsabilità e negligenze«.