SCONTRO PROCURA-TRIBUNALE, GLI AVVOCATI: “INGERENZE INACCETTABILI”
Gli avvocati di Latina intervengono sullo scontro tra Procura e Tribunale sul caso degli sgomberi revocati da due gip. Dopo le critiche di Mancini e la dura replica del giudice Iansiti, l’Ordine degli Avvocati ha diffuso un comunicato stampa in seguito a una riunione che si è tenuta nel pomeriggio.
Ecco l’intervento degli avvocati: “Il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Latina, riunito nella seduta odierna, manifesta sconcerto e preoccupazione per la situazione che si è venuta a determinare in riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe Mancini ed apparse sugli organi di stampa in data di ieri. Ciò in quanto si tratta di un intervento che appare come un’ingerenza nella attività dell’autorità giudicante di cui potrebbe ledere la serenità e terzietà, ben al di là del fatto che avverso provvedimenti eventualmente erronei come noto l’ordinamento prevede comunque il rimedio tipico dei mezzi di impugnazione. La situazione venutasi a creare determina per il Foro grave disagio, laddove viene posto in discussione l’imprescindibile ruolo di controllo giurisdizionale che il giudice, in posizione di terzietà e nell’ambito di una funzione costituzionalmente distinta da quella dell’accusa, esercita in relazione alla parità delle parti nel processo, parità sancita nell’art. 111 della Costituzione ed alla quale l’Avvocatura, che ne è garante anche nei confronti dei cittadini, non è disposta a rinunciare.
Inoltre, è stato implicitamente coinvolto il ruolo svolto nella specifica questione dai difensori incaricati, che pure hanno correttamente agito nell’adempimento del proprio ruolo e del mandato ricevuto. Del resto la stessa Avvocatura è da sempre sensibile alla immagine della Magistratura ed alla autonomia del Giudicante, al punto che nel proprio ordinamento deontologico vieta per gli Avvocati atteggiamenti che, attraverso una scomposta critica pubblica all’operato del Giudice, ne compromettano la dignità nonché la serenità ed indipendenza di giudizio; e con riferimento a tale ipotesi, lo scrivente Consiglio ha in passato dato corso a procedimenti disciplinari nei confronti di Colleghi per dichiarazioni che, pur di impatto molto minore, sembravano attingere alla dignità della funzione giudicante. Egual preoccupazione suscita, infine, il clima di conflittualità che viene mediato dalle notizie e dichiarazioni sinora apparse e che rischia di compromettere l’immagine pubblica degli organi della giurisdizione nella nostra provincia”.
e noi siamo in mano a magistrati che litigano fra di loro?! andiamo bene……