ABUSIVISMO E SGOMBERI, PROCURA CONTRO TRIBUNALE

04/02/2009 di

di MARCO CUSUMANO *

Vita facile per gli abusivi: un provvedimento di sgombero può durare solo venti giorni. E’ successo a Priverno dove un immobile abusivo è stato sequestrato e sgomberato su disposizione della Procura il 13 gennaio per poi ottenere un provvedimento di revoca, dal gip, il 2 febbraio.Il procuratore capo Giuseppe Mancini, però, non approva la decisione dei colleghi: «Se andiamo avanti così è inutile che disponiamo gli sgomberi se poi vengono revocati».

Una critica, tutt’altro che velata, alla scelta del giudice Laura Campoli che ha firmato la revoca dello sgombero. Nella motivazione il gip scrive: «Vanno disattese le argomentazioni svolte dal Pm in sede di memoria in quanto l’incompatibilità dell’uso del bene sottoposto a sequestro con la ratio stessa di tale misura cautelare reale, oltre ad essere assicurata aliunde, deve essere ben giustificata, quanto meno con riferimento alla concreta necessità di garantire il mantenimento del sequestro all’immobile a disposizione dell’A.G. Considerato che nel provvedimento di sgombero vi è fatto un riferimento piuttosto generico a tale necessità, senza menzionare la concreta indispensabilità di tale ordine, quale ineliminabile modalità attuativa del sequestro stesso, revoca il provvedimento di sgombero».

In sostanza, volendo semplificare, il gip non ha ritenuto sufficientemente “motivato e giustificato” il provvedimento di sgombero. Il proprietario dell’immobile sequestrato, dopo essere stato allontanato, è così potuto rientrare tranquillamente nella sua abitazione. «Impugneremo la decisione in Cassazione – ha detto Mancini – con tempi aggiuntivi che forse si potevano evitare. Ora mi domando cosa penseranno gli altri proprietari che sono stati allontanati dalle case abusive con un nostro provvedimento di sgombero! La nostra è una delle poche Procure italiane ad effettuare questo tipo di sgomberi per scoraggiare il diffondersi dell’abusivismo, ma se poi le case vengono riconsegnate ai proprietari mi domando a cosa serva disporre gli sgomberi…».

Il procuratore capo ha citato anche un altro episodio analogo a quello di Priverno, avvenuto questa volta a Fondi. «In quella occasione la revoca dello sgombero – ha detto Mancini – è stata firmata dal giudice Tiziana Coccoluto. Prima di questi due episodi ricordo solo il caso di un centro commerciale dove fu lasciata la possibilità dell’uso, ma era una situazione ben diversa. A mio avviso se si annulla l’equazione sequestro uguale sgombero è davvero finita». Una frecciata dritta ai colleghi del Tribunale, vedremo se ci saranno reazioni. (* Il Messaggero, 04-02-2009)