Nas chiude azienda alimentare di Latina

07/10/2011 di
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I carabinieri del Nas di Latina hanno individuato un’azienda che opera nel comparto della lavorazione, deposito e distribuzione delle conserve alimentari, che svolgeva la propria attività in violazione di un’ordinanza di chiusura disposta alcuni mesi fa dall’Azienda Usl proprio a causa delle gravi carenze igienico sanitarie.

Sequestrata preventivamente l’intera struttura, insieme ad oltre 20 tonnellate in fusti e barattoli di vegetali in salamoia. Controlli sono stati eseguiti dai carabinieri del Nucleo Antisofisticazione in tutta Italia.

BLITZ IN TUTTA ITALIA. Ventidue aziende chiuse e un milione e mezzo di confezioni di alimenti sequestrati. È il bilancio del monitoraggio effettuato dai carabinieri dei Nas nelle aziende che operano nel comparto della lavorazione, deposito e distribuzione delle conserve alimentari. Un settore particolarmente importante il cui fatturato 2010, per il solo comparto della trasformazione del pomodoro, ha toccato quota 3.200 milioni di euro, con oltre 5 milioni di tonnellate di materia prima avviate alla trasformazione. Sono stati sottoposti a controlli 457 opifici, 110 dei quali (24%) risultati non in regola con le normative di settore. In particolare, i militari hanno rilevato 172 violazioni di carattere amministrativo e penale, segnalando alle autorità i 118 responsabili, ai quali sono state elevate sanzioni amministrative per circa 160mila euro. Sono 22 le strutture per le quali le attività ispettive hanno accertato condizioni igienico sanitarie tali da rendere necessaria l’adozione di provvedimenti di sequestro o di chiusura immediata. In complesso, sono state sequestrate oltre 1200 tonnellate di conserve alimentari, pari a circa 1 milione e mezzo di confezioni, detenute in pessimo stato di conservazione, all’interno di ambienti non idonei a garantirne la sicurezz