TRIBUNALE NEL CAOS, PROCESSI RINVIATI “A DATA DA DESTINARSI”

20/01/2009 di

di MARCO CUSUMANO *

La crisi del Tribunale di Latina continua a provocare disagi concreti ormai inaccettabili. Nei giorni scorsi alcune udienze civili sono state rinviate «a data da destinarsi». Non più solo rinvii a lungo termine, ai quali purtroppo ci si è abituati da tempo con attese anche di due anni, ma addirittura ormai diventa impossibile gestire l’intero calendario delle udienze.

«Questa è una conseguenza drammatica – spiegano gli avvocati – della cronica e grave carenza di personale, sia tra i magistrati che tra i dipendenti. I rinvii a lungo termine ormai sono diventati una triste abitudine ma in pochi ricordano di aver mai assistito a un rinvio “a data da destinarsi” legato all’impossibilità di gestire il calendario delle udienze». La giustizia pontina è ormai al limite del collasso come dicono all’unisono giudici, avvocati, cancellieri, impiegati. I processi durano anche dieci anni e molti reati gravi cadono in prescrizione. Oggi, nell’aula magna del liceo classico Dante Alighieri, si terrà l’assemblea degli avvocati. Probabilmente sarà il momento di una scelta dura e incisiva, forse una manifestazione davanti alla sede del Csm a Roma per far capire che, questa volta, il Tribunale di Latina vuole davvero ottenere qualcosa. Ogni decisione dovrà essere votata dall’assemblea, ma l’aria che si respira in piazza Buozzi è decisamente indicativa di una volontà di alzare la voce, chiedendo un immediato rafforzamento dell’organico in grado di scongiurare il collasso della giustizia pontina.

Giovedì si terrà un incontro tra il sindaco Vincenzo Zaccheo, il presidente degli avvocati Giovanni Malinconico e il presidente della Commissione Giustizia del Senato, Filippo Berselli, il presidente del Tribunale Guido Cerasoli al quale probabilmente parteciperanno anche il prefetto Bruno Frattasi e il presidente della Provincia Armando Cusani. Sarà l’occasione per “fare il punto”, come si dice in questi casi. Ma il punto, anzi i numeri, sono già sotto gli occhi di tutti. Ogni giudice ha in media 1.219 procedimenti pendenti contro i 485 di Roma, gli 850 di Frosinone, i 525 di Viterbo e i 477 di Rieti. Latina ha un bacino di 522.000 abitanti ed è il 24° Tribunale in ordine di importanza tra i 164 italiani. Il procuratore capo Giuseppe Mancini, in questi giorni, ha denunciato la drammatica situazione sottolineando che «la giustizia civile ormai è inestistente» e invocando l’intervento del Csm e del ministero.

Sul caso interviene anche l’Aiga, associazione dei giovani avvocati: «Concordiamo con le finalità condivise da tutta l’Avvocatura di caratterizzare la propria protesta non per difendere prerogative corporative ma per richiamare l’attenzione di tutta la comunità sulla necessità di tornate a considerare la Giustizia come un parametro ineludibile del grado di civiltà di un Paese». (* Il Messaggero, 20-01-2009)