Fuga di giudici dal tribunale, il presidente: “Nessuno vuole lavorare a Latina”

01/10/2011 di
tribunale-latina

Il presidente del tribunale Guido Cerasoli protesta contro i nuovi tagli alla Giustizia pontina. «Purtroppo gli imminenti trasferimenti saranno un ulteriore duro colpo alla nostra attività. Ci risulta infatti che le richieste di trasferimento per andare via da Latina sono ben 12 a fronte di 6 richieste in entrata per soli due posti disponibili. Il significato è chiaro: nessuno vuole venire a Latina, anzi si tenta di andare via da questo tribunale».

Invece del rafforzamento si assiste dunque a una progressiva riduzione del personale. Giudici prima di tutto, ma anche impiegati, personale amministrativo e servizi appaltati all’esterno ma essenziali per le attività forensi, come la registrazione e la trascrizione delle udienze penali.

«Ci troviamo – spiega al Messaggero il presidente Guido Cerasoli – in balia degli eventi, da una parte continuano a toglierci personale senza sostituirlo. E ora, con i trasferimenti previsti, andremo ulteriormente sotto organico».

Poco prima delle elezioni l’allora ministro della Giustizia, Angelino Alfano, venne a Latina per la campagna elettorale di Giovanni Di Giorgi. Fu affrontato il tema dell’emergenza giustizia e il funzionario del Tribunale, Alberto Pansera (poi diventato assessore) consegnò al ministro un documento del presidente Guido Cerasoli nel quale c’era scritto chiaramente che «a Latina occorrono almeno 80 magistrati, in luogo degli attuali 40». Ma non è cambiato nulla.