Cliniche universitarie, il caso spacca la maggioranza

28/09/2011 di
medicina_universita_facolta_latina_6725rt765

Il caso delle cliniche universitarie a Latina o in provincia divide la maggioranza. Da una parte il coordinatore del Pdl Claudio Fazzone e gli assessori regionali Stefano Zappalà e Aldo Forte sono per la separazione tra Università e assistenza territoriale e propongono un polo universitario fuori Latina, individuando in Terracina il luogo ideale. Concorda il sindaco Nicola Procaccini mentre ha una visione diversa il primo cittadino del Capoluogo Giovanni Di Giorgi che sottolinea: «Questo territorio ha bisogno di volare alto, superando sterili polemiche Università sì, Università no, perseguendo la complementarietà tra Università e struttura ospedaliera. L’integrazione, anche attraverso una collaborazione interistituzionale, rappresenta l’unico modo con il quale il Servizio sanitario e l’Università possono rispondere alle esigenze dei cittadini».

Di Giorgi parla di complementarità del sistema ospedaliero con quello universitario, evitando la sovrapposizione dell’Università sulla sanità assistenziale territoriale. «E’ solo in questa ottica che va inquadrata e sostenuta la presenza dell’Università a Latina: grande attenzione alla qualità dei servizi sanitari e, al contempo, la connotazione di Latina sempre più come città universitaria, in cui la facoltà di medicina si configuri come polo di eccellenza, senza sovrapporre le potenzialità e le professionalità esistenti all’interno delle strutture ospedaliere».

Contrario il consigliere regionale del Pdl Stefano Galetto: «Trovo assurda qualsiasi ipotesi di spostamento delle cliniche universitarie da Latina. L’Università è un valore aggiunto per il nostro nosocomio e per l’intera città. Non vorrei che dietro questa apparente crociata si celino gli appetiti politici e spartitori di chi vuole ulteriormente meridionalizzare questa provincia. Mi sorprende il silenzio di tanti politici del capoluogo, non vorrei fosse sintomo di sudditanza psicologica».

Inaccettabile la proposta di spostare l’università anche per il consigliere comunale del Pd Alessandro Cozzolino, che stigmatizza: «Sempre più spesso la politica non tende a pensare al bene comune ma a tutelare interessi di pochi. Questa proposta è paradossale e priva di ogni fondamento logico, noto con piacere che alcuni esponenti del centro-destra locale si siano dichiarati contrari». Un altro consigliere comunale, questa volta di maggioranza, Luca Bracchi di Città Nuove, è sbigottito dalla notizia che «alcuni politici intendano sminuire il ruolo di città universitaria che Latina ha conquistato con delle battaglie istituzionali durate anni».