Il primo Sinodo diocesano della chiesa pontina

22/09/2011 di
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Durante il nuovo anno pastorale la Chiesa pontina celebrerà la fase assembleare del suo primo Sinodo diocesano. Dopo la solenne celebrazione di apertura, svoltasi nella Cattedrale di Latina l’11 giugno nel contesto della Veglia di Pentecoste, e la prima sessione, tenutasi presso il Centro Pastorale Diocesano di Piazza Paolo VI il 16 giugno e dedicata soprattutto ai necessari adempimenti giuridici, i lavori entrano nel vivo a partire dalla sessione di venerdì 23 settembre.

I membri dell’assemblea sinodale sono oltre 270, designati nei mesi scorsi. Tra di loro naturalmente un nutrito numero di Sacerdoti, Diaconi, Religiosi e Religiose, Referenti degli Uffici pastorali diocesani. La maggior parte dei Sinodali è comunque composta da laici, uomini e donne, chiamati a rappresentare le Parrocchie e le Aggregazioni ecclesiali.

Il Sinodo – si legge in una nota della Diocesi –   non intende essere soltanto un momento di riflessione intraecclesiale, riservato agli “addetti ai lavori” e interessato esclusivamente a tematiche teologico-pastorali. La Chiesa pontina in Sinodo intende rivolgersi anche alla società in cui vive, per aiutarla – soprattutto in un tempo di incertezza come quello attuale – ad interpretare con sapienza il presente e a protendersi con fiducia al futuro. Il nostro territorio, composto da insediamenti molto antichi e da zone di recente urbanizzazione, soffre per comprensibili ragioni storiche di una diffusa condizione frastagliata, che determina la tendenza all’insularità culturale e sociale. In questo contesto, segnato da una diffusa mentalità pulviscolare, la Chiesa intende servire la “causa dell’unità”, perché siano superati i particolarismi di corto raggio e divenga possibile investire su grandi progetti condivisi.