QUESTORE: AUMENTANO GLI ARRESTI MA NESSUNA EMERGENZA CRIMINALITA’

05/01/2009 di

Sono stati complessivamente 21.113 i reati commessi in provincia di Latina nel corso del 2008, tra cui oltre 10.000 furti, 245 rapine, 6 omicidi, 47 violenze sessuali, più di 200 reati legati allo spaccio e al consumo di sostanze stupefacenti. È il bilancio tracciato questa mattina dal questore di Latina Nicolò D’Angelo.

Nell’anno appena trascorso sono stati complessivamente 646 gli arresti, contro i 531 del 2007; 179 gli arresti effettuati dai commissariati di Cisterna, Terracina, Fondi, Formia e Gaeta e oltre 900 le denunce. Sono stati 139 gli arresti eseguiti dalla Squadra mobile di Latina e 130 dalla Squadra volante.

Il questore ha posto in particolare l’attenzione sulle misure di prevenzione e i sequestri patrimoniali antimafia eseguiti a carico di due noti esponenti della criminalità organizzata del sud pontino, Massimo Anastasio Di Fazio e Vincenzo Garruzzo, ritenuti legati ad esponenti della ‘ndrangheta calabrese. Il questore ha poi ricordato le attività messe in campo contro il fenomeno delle baby gang, con un apposito gruppo di lavoro istituito presso la sezione Antirapina della Squadra mobile.

Le attività investigative della Questura per il contrasto alla criminalità organizzata hanno poi permesso, nel 2008, di individuare ed arrestare 3 dei 4 componenti dell’ agguato armato consumato il 28 marzo scorso lungo l’Appia, a Cisterna. Quattro infine sono stati i latitanti di camorra e ‘ndrangheta arrestati grazie alle attività d’indagine del personale della Squadra mobile.

«Non c’è emergenza, ma deve esserci una presa di coscienza. Il fenomeno della criminalità organizzata nella provincia pontina esiste, ma non si tratta di un radicamento nel territorio». Lo ha detto il questore riferendosi alle infiltrazioni della criminalità organizzata nel territorio pontino, in particolare nel sud ma anche nella zona nord della provincia al confine con la provincia di Roma. «È una presenza confermata dai sequestri effettuati nel corso dell’anno, dagli arresti per droga ed usura – ha detto il questore – e anche da alcuni episodi di criminalità avvenuti in queste zone, come l’agguato armato consumato a Cisterna lo scorso marzo». A preoccupare ancora, spiegato il questore, «è il fenomeno legato all’usura e i piccoli episodi di criminalità spicciola».