L’INCHIESTA SUL MEDICO ARRESTATO SI SPOSTA A LATINA

27/12/2008 di

di MARCO CUSUMANO *

L’inchiesta torinese su Carlo Del Pero, il medico della Questura di Latina arrestato con l’accusa di aver rilasciato falsi certificati medici, ora si estende in provincia. La Procura piemontese ha disposto lo stralcio dell’indagine per ciò che riguarda una serie di attività che coinvolgono Del Pero.

Gli atti dell’inchiesta arriveranno a breve sulla scrivania del procuratore capo Giuseppe Mancini che potrà proseguire gli accertamenti già avviati dai colleghi piemontesi.

La decisione di disporre lo stralcio dell’inchiesta è nata dalla raccolta di una serie di elementi sulle attività pontine del medico. Del Pero potrebbe aver falsificato altri certificati medici così come emerso nell’inchiesta torinese? La sua attività, naturalmente, si estende oltre le visite mediche legate al rilascio delle patenti di guida. Gli investigatori stanno scavando sotto ogni aspetto legato alla consistente attività professionale del medico per verificare se sono stati commessi altri illeciti, simili a quelli riscontrati nel Nord Italia oppure legati ad altri settori che nulla hanno a che vedere con le patenti di guida. Un’indagine che potrebbe dunque estendersi, toccando altri affari e, forse, altre persone che potrebbero essere coinvolte direttamente o indirettamente.


L’inchiesta torinese è seguita dal sostituto procuratore Giuseppe Ferrando che lo scorso 23 dicembre ha interrogato per sei ore Carlo Del Pero, difeso dall’avvocato Paolo Censi. A quanto emerso, in quella occasione, il medico della Questura di Latina ha negato l’esistenza di una associazione per delinquere finalizzata al rilascio delle patenti attraverso documenti falsi, firmati da altre persone al posto suo. Del Pero ha sostenuto di non aver potuto firmare personalmente alcuni certificati per la difficoltà a raggiungere Torino anche «per colpa degli scioperi dell’Alitalia».

Secondo l’accusa il giro di certificati falsi era enorme con clienti che arrivavano da tutto il Piemonte e dalla Liguria. Del Pero, che collaborava con alcune autoscuole, non svolgeva le visite di idoenità: a mettere le firme al suo posto c’erano tre complici, uno dei quali grossista di frutta e verdura ai mercati generali di Torino. Gli investigatori della polizia stradale di Torino hanno effettuato una stima secondo la quale su mille certificati al mese che venivano preparati, circa la metà erano falsi. Ma Carlo Del Pero aveva anche altre attività, a Latina, nel settore della medicina estetica. Non potendo più raggiungere Torino, sempre secondo l’accusa, trovò il modo di farsi sostituire non da altri medici, ma da complici che indossavano per l’occasione il camice bianco senza sapere nulla di medicina. Da qui l’accusa di associazione per delinquere tra il medico pontino, i suoi factotum e i titolari delle autoscuole compiacenti.

Ora la palla passa ai magistrati pontini che dovranno verificare se l’attività illecita di Del Pero ha avuto anche presumibili diramazioni nella sua zona di residenza. O se magari, al contrario, era proprio qui il centro delle sue falsificazioni.(* Il Messaggero, 27-12-2008)