ACQUALATINA, IL PRC ATTACCA: FERMIAMO UNA NUOVA SPECULAZIONE

10/12/2008 di

«Fermiamo la nuova speculazione sull’acqua ai danni dei cittadini. La regione Lazio ha avviato un’indagine su Acqualatina. Ragioniamo a bocce ferme dopo l’esito dell’indagine.

Venerdì prossimo la conferenza dei sindaci dell’Ato di Latina sarà chiamata anche a approvare il patto con la Depfa Bank. Sostanzialmente il patto prevede che la Depfa bank conceda, tramite project financing, un finanziamento a Aqualatina di 114,5 milioni di euro, per 25 anni (fino al 2032) per lo sviluppo delle infrastrutture idriche nella provincia pontina. Come pegni la banca irlandese chiede di avere i 2/3 del capitale sociale della società che gestisce il servizio idrico, cioè la quota privata del 49% più il 17,7% della quota pubblica, per un totale del 66%. In pratica la banca si sostituisce all’assemblea dei soci diventando la vera proprietaria della gestione del servizio idrico integrato». È quanto dichiarano, in una nota, il segretario regionale del Prc Lazio Giancarlo Torricelli e il responsabile nazionale Acqua del Prc, Walter Mancini. «La Depfa, inoltre – prosegue la nota – chiede come pegno ulteriore la cessione dei crediti come garanzia, vale a dire la riscossione di tutta la bollettazione derivante dalla gestione di Aqualatina. Le garanzie non finiscono qui, in quanto la Depfa Bank chiede garanzie anche ai 38 comuni che formano l’ambito territoriale ottimale di Latina che prima di decidere qualsiasi cosa dovranno avere il consenso scritto dalla banca stessa». «Impediamo che le risorse del nostro territorio vengano gestite con criteri di speculazione finanziaria. Gli unici titolati a decidere sulle scelte industriali, infrastrutturali e tariffarie sono i comuni – concludono Torricelli e Mancini – La conferenza dei Sindaci di venerdì prossimo non si può tenere anche per un altro motivo. Nei giorni scorsi la Regione Lazio ha avviato un’indagine articolata in 27 punti nei confronti di Acqualatina. Dalla delibera, inoltre, si evince in maniera nitida che se entro 15 giorni dall’avvio della procedura Acqualatina non risponderà ai quesiti posti dalla Regione Lazio, si avvierà il processo di commissariamento. Buon senso e logica vogliono che la Conferenza dei Sindaci si tenga a indagine chiusa. Per questi motivi chiediamo ai sindaci e al Presidente della Provincia di posticipare la riunione a nuova data».