RICETTE FALSE, INDAGINE DEL NAS IN TUTTO IL LAZIO

02/12/2008 di

Avrebbero truffato il sistema sanitario nazionale attraverso la corruzione di medici di base e farmacisti per ottenere prescrizioni false di alcune specialità medicinali che venivano poi vendute in farmacie compiacenti per incrementare la vendita.


Era Roma una delle piazze principali in cui operava l’organizzazione che ha allestito una truffa da dieci milioni di euro al servizio sanitario nazionale. I carabinieri del Nas di Roma hanno arrestato tre titolari di farmacie. In particolare sono finiti in manette P.A., proprietaria della farmacia San Paolo nel quartiere Ostiense, A.A., proprietaria della farmacia in via Jacopo Magnolino a Tor Vergata e G.D.P., titolare della farmacia in via Mozart nella zona del Tiburtino Terzo. Le manette sono scattate anche per tre medici di base che operano a Roma, mentre sempre nel Lazio sono stati arrestati un medico e un farmacista che lavoravano a Cassino, in provincia di Frosinone. Risultano indagati anche due informatori scientifici a Latina.

Dopo l’acquisto in farmacie compiacenti gli informatori scientifici buttavano le confezioni di medicinali, in alcuni casi gettandoli nei normali cestini della spazzatura, per l’organizzazione infatti il guadagno avveniva grazie all’aumento vertiginoso della vendita di questi farmaci coperti dal servizio sanitario nazionale. Con l’operazione «Apotheke», condotta dai Nas, e coordinata dal procuratore aggiunto della Dda di Roma Giancarlo Capaldo, sono finite in carcere 14 persone, tra cui il titolare dell’azienda farmaceutica, mentre per altre 30 sono stati emessi dei provvedimenti di custodia cautelare agli arresti domiciliari. Per tutti gli indagati l’accusa è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa del sistema sanitario nazionale.