BASTA SPRECHI, LA REGIONE TAGLIA LE COMUNITA’ MONTANE

05/11/2008 di

È stata approvata oggi, dal Consiglio Regionale del Lazio, la legge di riordino delle Comunità Montane del Lazio che riduce le attuali Comunità Montane da 22 a 14.

Le nuove Comunità Montane, ridisegnate dal Consiglio Regionale sulla base di criteri stringenti, dovranno essere composte da almeno 5 Comuni. Rimarranno solamente le Comunità Montane in cui siano presenti comuni con territorio montano superiore al 50% rispetto al territorio complessivo, con una popolazione montana superiore al 50% della popolazione residente complessiva. Non sarà possibile per i Comuni appartenere contemporaneamente a Comunità Montane e Unioni di Comuni.

La Legge introduce, inoltre, il principio della volontarietà di adesione: i Comuni potranno decidere se appartenere ad una Comunità Montana. La riforma toccherà, riferisce un comunicato, anche l’attuale governance: entro il 1 gennaio 2009, infatti, le Comunità Montane esistenti, dovranno provvedere a ridurre il numero dei componenti delle Giunte. «Nonostante le difficoltà e le contrapposizioni di queste settimane – spiega l’Assessore Fichera – la legge approvata oggi, recepisce l’impostazione originaria approvata dalla Giunta, ed allo stesso tempo, raccoglie alcuni importanti contributi dell’opposizione e della maggioranza consiliare.» «In ogni caso – aggiunge Fichera- il testo finale approvato dal Consiglio Regionale, porterà ad un concreta riduzione dei costi e ad uno snellimento degli organi di governo delle Comunità Montane». 

«Approvando le linee per il contenimento della spesa pubblica sulle comunità montane il Consiglio regionale prosegue nella sua opera di razionalizzazione della spesa». Lo ha detto il Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo commentando l’approvazione della legge di riordino delle Comunità montane da parte del Consiglio regionale. «Il provvedimento proposto dall’assessore Fichera e condiviso dal Consiglio – ha aggiunto Marrazzo -, arriva dopo aver ridotto gli Enti Regionali, dopo aver sfoltito le Ipab inattive e aver ridimensionato le società regionali. Ora le Comunità montane del Lazio passano da 22 a 14, e vengono ridotti nel numero i membri della governance delle Comunità». Secondo il Presidente «Non si tratta soltanto di risparmi: il provvedimento sarà utile anche per dare maggior efficienza alle istituzioni, nell’obiettivo di soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini».