LA RUSSA: “PER TABACCAIO CHE HA UCCISO IL LADRO L’OMICIDIO VOLONTARIO E’ TROPPO”
«Io avrei indagato per eccesso colposo di legittima difesa, non per omicidio volontario». Lo ha detto in un’intervista al Corriere della Sera il ministro della Difesa Ignazio La Russa, commentando l’episodio del tabaccaio di Aprilia che ha sparato a un rumeno che stava tentando di rapinare il suo esercizio, uccidendolo.
«La scelta del magistrato non mi sorprende – ha detto La Russa – Anche perché è temperata dal fatto che non lo ha lasciato agli arresti. Se ci fosse stata detenzione sarebbe stato diverso». «Era la quarta volta che veniva rapinato – ha aggiunto il ministro della Difesa – Spesso si sottovaluta la reazione che si può avere in quei momenti. C’era più di un rapinatore. Ti possono uccidere. Nella concitazione non hai la lucidità di chi lo può analizzare il giorno dopo leggendo il giornale. E c’è sempre il dramma della morte di una persona. In questo caso un ragazzo di 22 anni. Ma bisogna capire anche la tragedia del tabaccaio e dargli piena solidarietà».
La Russa ha spiegato che «c’è un punto delicato. Sembra che il rapinatore avesse desistito. Sparargli in quel caso non è più legittima difesa. Anche se nel 99,9% dei casi queste imputazioni finiscono con un’assoluzione per legittima difesa o al massimo eccesso colposo di essa». «Sono sempre stato del parere – ha continuato il ministro – che meno armi ci sono in giro e meglio è. Non la penso come gli americani su questo punto». «Non cambierei la legge sul porto d’armi – ha concluso La Russa – Va bene che sia rigorosa anche sulla possibilità di detenerla. Poi certo in casa è sempre legittima difesa. Non è che posso mettere un carabiniere in ogni camera da letto».