TURBOGAS APRILIA, IL TAR DA’ RAGIONE A SORGENIA
«Il Tar di Latina ha accolto la richiesta di Sorgenia di sospendere la dichiarazione di incompatibilità territoriale emessa dal Comune di Aprilia rispetto alla centrale a Turbogas».
Lo rende noto la Rete dei cittadini no turbogas, di cui fanno parte persone di Aprilia, Anzio, Ardea e Nettuno ai cui confini territoriali dovrebbe sorgere l’impianto. «Una sentenza vergognosa – sostiene la Rete – in quanto ritiene il sindaco non titolato ad esprimersi su tale materia, affermando solo ora che la competenza è di un organismo denominato Ctr (Comitato tecnico regionale) mai citato prima. Le migliaia di cittadini che compongono la Rete no turbogas esprimono tutto il loro stupore per una sentenza allucinante, come la precedente del Consiglio di Stato, ove vengono completamente ignorati i dati prodotti dall’università La Sapienza che avevano supportato la dichiarazione negativa emessa dal sindaco di Aprilia». «Tutti noi ci chiediamo – continuano i rappresentanti della Rete – come mai solo ora la giustizia amministrativa scopre che tale giudizio di
compatibilità deve essere emesso da organismo tecnico come il CTR? Perché tale scoperta, guarda caso, viene fatta solo dopo che il sindaco di Aprilia aveva emesso una dichiarazione negativa? Come mai nell’autorizzazione del ministero sviluppo economico e nelle decine di atti amministrativi accolti nei sette anni di iter autorizzativo, esiste una specifica prescrizione che identifica il sindaco come ultimo giudice sulla compatibilità tra l’azienda Isagro e la centrale turbogas ed ora, improvvisamente, tale potere del sindaco non è più considerato valido?». La Rete vuole comunque seguire tutte le procedure previste dalle norme italiane rispetto ai ricorsi, che vuole tentare in tutti i gradi possibili. Inoltre vuole evitare qualsiasi accelerazione fino alla convocazione prevista per settembre da parte del presidente della regione Lazio, Piero Marrazzo, della riunione conclusiva del Tavolo per Aprilia. Nel frattempo chiede alla Regione Lazio di fare piena luce immediatamente sul ruolo del Comitato tecnico regionale.