AL VIA IL CENSIMENTO DEI NOMADI

13/07/2008 di

In settimana si deciderà quando e come sgomberare l’ex bullonificio di Aprilia. Lo annuncia il prefetto di Latina Bruno Frattasi.

Giovedì prossimo si terrà un vertice cui parteciperà il generale della Guardia di finanza a riposo Giuseppe La Nava che fa parte dello staff del prefetto Mosca, commissario straordinario per l’emergenza nomadi nella regione Lazio. Al summit parteciperanno i comandi provinciali delle forze di polizia (questore e comandanti provinciali dei carabinieri e della guardia di finanza), i rappresentanti della Asl, della Croce Rossa, della Provincia e dei Comuni di Latina e di Aprilia. «L’incontro – spiega il capo di gabinetto della prefettura Andrea Polichetti – riguarderà principalmente la fase di avviamento del rilevamento delle presenze delle comunità nomadi sul territorio provinciale e costituirà un’occasione per una riflessione congiunta su situazioni di precarietà igienico-sanitaria e di disagio sociale che vedono il possibile coinvolgimento di cittadini rom».
I campi nomadi rilevati dalla sala operativa sociale della Provincia sono tre: l’ex bullonificio ad Aprilia, Al Karama a Borgo Montello e Oasi di vita a Borgo Santa Maria. La situazione che desta maggiore preoccupazione in prefettura è l’ex bullonificio di Aprilia perché è ubicato nel centro della città ed è in condizioni igieniche molto allarmanti. «Situazioni come quella che vede interessato l’ex bullonificio – spiega infatti Polichetti – necessitano di una risposta adeguata basata sulle necessaria programmazione degli interventi e delle misure occorrenti nel breve e medio periodo».

Attualmente nei capannoni dismessi del bullonificio vivono dalle 40 alle 60 persone: il numero oscilla di giorno in giorno. Il censimento del campo è stato fatto due mesi fa. Ma la situazione di questi campi cambia di ora in ora. Le famiglie si spostano in continuazione. Qualche tempo fa la Asl ha fatto un’ispezione e ha redatto un rapporto sanitario molto allarmante: non c’è acqua corrente, mancano i servizi igienici, ci sono ovunque fili scoperti dell’elettricità. Da Roma adesso si insiste molto sul censimento e sulla rilevazione delle impronte digitali. Ma in provincia di Latina il censimento è stato già effettuato due mesi fa, e senza impronte digitali. Alla sala operativa sociale della provincia sanno vita, morte e miracoli di tutti i nomadi dei tre campi. Il problema è che come gestire socialmente l’emergenza. Il decreto Maroni non lo dice. Comuni e Provincia dovranno dare da soli.