LA FONTANA DI PIAZZA DEL POPOLO RIEMPITA DI BOTTIGLIE

10/07/2008 di

Questa mattina la fontana in Piazza del Popolo è stata riempita con centinaia di bottiglie di plastica.


L’azione è stata rivendicata da Casapound con un comunicato: “Casapound Latina rivendica l’azione portata a termine presso la fontana di Piazza del Popolo. Questa mattina un numeroso nucleo di militanti ha scaricato nella fontana simbolo di Latina migliaia di bottiglie di plastica che recavano all’interno messaggi d’aiuto. Messaggi attuali che rispecchiano i pensieri ed i bisogni della cittadinanza. Le bottiglie con i messaggi assumono un valore simbolico, e cioè l’accostamento tra il naufrago che chiede aiuto e chi aspetta una casa popolare che ormai si sente abbandonato sull’”isola deserta” in cui si è trasformata la nostra città, impegnata solo a fare affari con i palazzinari che la fanno ormai da padroni tra ville, grattaceli e speculazioni varie”.

Un’azione spettacolare che richiama le ultime “imprese” celebri, tra le quali la colorazione di rosso dell’acqua nella Fontana di Trevi e le migliaia di palline colorate gettate dalla scalinata di Piazza di Spagna a Roma.

“Nonostante fossero molteplici le azioni che avremmo potuto portare avanti creando disagio e scompiglio, abbiamo optato per quella di minor fastidio alla città – spiegano da Casapound – Quando parliamo di città, ci riferiamo alla storia intrisa su queste mura e non ai poltronari della politica. Un’azione simbolica che tende nuovamente a portare al centro dell’attenzione la situazione di forte e prolungata emergenza abitativa che Latina vive ormai da anni, nonché l’imminente sgombero di Casapound. Un problema, quello della casa, su cui il Comune si lancia con proclami altisonanti in vista delle prossime elezioni provinciali ma che non trova riscontri a livello pratico, lasciando presagire l’ennesima farsa per imbonire gli elettori per chiedere il loro voto. In una città dove un piano di edilizia popolare manca da 40 anni, è doveroso portare avanti la battaglia che da un anno e mezzo abbiamo prefissato come nostra “stella polare” da seguire in tutti i modi possibili. E in questo contesto è maturata quest’azione mirata a scomodare i signorotti del palazzo per l’ennesima volta, cercando di fargli capire che l’emergenza si risolve con opere concrete e non con mille parole di cui le loro bocche sono sempre farcite”.