Stupro inventato per gelosia, assolto

Salvato da un’inchiesta per droga nell’ambito della quale era controllato con cimici, intercettazioni telefoniche e Gps. E proprio grazie alla verifica sui suoi spostamenti, Maurizio Baglieri, è stato scagionato dalla pesante accusa di aver violentato la ex compagna per due giorni consecutivi, sequestrandola e drogandola. Il processo in Corte d’Appello, a Roma, si è concluso ieri.
La difesa, rappresentata dagli avvocati Cardillo Cupo e Gullì, aveva insistito affinché venissero acquisiti i dati dell’inchiesta “Chen”, al termine della quale Baglieri fu arrestato per droga. La Corte ha accettato la richiesta acquisendo i dati sugli spostamenti e sul traffico telefonico nei giorni indicati dalla vittima.
Dall’esame è emerso che la donna inviò sms con parole gentili all’imputato, invitandolo anche a fare degli acquisti prima di tornare a casa. I due, a quanto emerso, sarebbero anche usciti insieme nel giorno in cui la donna aveva raccontato di essere rimasta segregata in casa, costretta a subire violenze sessuali e ad assumere droga. <HS0.1>
Le accuse si sono così sgretolate e, al termine della camera di consiglio, i giudici hanno deciso di assolvere Baglieri dalle pesanti accuse di violenza sessuale, sequestro di persone e lesioni gravi. L’uomo resterà comunque in carcere perché accusato di spaccio di droga nell’ambito dell’inchiesta “Chen”, altrimenti sarebbe stato immediatamente scarcerato.
Nel processo di primo grado il pm Ramona Bruognolo aveva chiesto cinque anni e 15 mila euro di multa, ma il giudice andò oltre condannando l’imputato, in abbreviato, a sei anni e 20 mila euro di multa. Ora la condanna per stupro è stata annullata, mentre resta quella per droga visto che durante il blitz in casa furono trovate dosi di cocaina e hashish. L’accusa di stupro fu particolarmente grave in considerazione del fatto che la donna all’epoca dei fatti, nel gennaio 2009, era incinta di tre mesi. L’uomo si è sempre difeso sostenendo che le accuse erano false e legate esclusivamente a motivi di gelosia.
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