APPROVATO IL BILANCIO IN ROSSO DI ACQUALATINA
E’ stato approvato il bilancio di Acqualatina che registra una perdita di 1.735.000 euro. I sindaci – che rappresentano i soci pubblici e hanno ricevuto la bozza nei giorni scorsi – hanno votato a favore nella misura del 23% che, sommato al 49% del privato, ha permesso l’approvazione con il 72% delle quote.
«Nel corso del 2007 e all’inizio del 2008 – scrive il presidente Claudio Fazzone nella sua relazione – l’incasso delle fatture/bollette emesse per la gestione del servizio idrico integrato non ha raggiunto le performance previste». Due le criticità rilevate: «Anzio e Nettuno, dove perdurano diffuse abitudini al non pagamento delle fatture, ereditate dalla precedente gestione del Consorzio di Carano» ma soprattutto «Aprilia, ove un comitato spontaneo sta conducendo una vera e propria battaglia ideologica contro l’Ato 4».
La società ha messo in atto una serie di iniziative nei confronti dei morosi, si è attivata verso i cosiddetti grandi clienti, avvio di procedure esecutive con emissione di cartelle esattoriali, un progetto condomini incentrato su Anzio e Nettuno. Attività che hanno «priorità assoluta in questo primo semestre del 2008 per le squadre operative e amministrative della società». Si punta soprattutto sui risultati della «riscossione coattiva dei crediti tramite cartella esattoriale dovrebbero modificare a partire da luglio/agosto il trend non positivo dei primi mesi dell’anno». Ma attenzione, perché «l’eventuale inefficacia delle azioni indicate» che «dovranno ragionevolmente permettere nel corso del triennio 2008-2010 di tornare al livello di incassi previsto dai piani finanziari» potrà avere «implicazioni rilevanti circa l’esistenza futura del presupposto della continuità aziendale». Un lungo capitolo della relazione del presidente è dedicato alla vicenda del mutuo Depfa bank. In sostanza manca il 17,7% di quote pubbliche da cedere in pegno e da aggiungere al 49% di quelle private per fare in modo che la banca, in caso di evento negativo rilevante intervenga in assemblea. I sindaci che chiedono lumi sull’operazione – tra questi anche quello di Latina Vincenzo Zaccheo – forse si porranno il problema oggi di sapere se la perdita d’esercizio può considerarsi o meno un evento rilevante. Operazione sulla quale anche la Corte dei Conti ha chiesto dei chiarimenti e che, secondo il parere legale chiesto dal presidente della Provincia e coordinatore dell’Ato 4, Armando Cusani, all’avvocato Eugenio Grippo non avrà ripercussioni immediate sui bilanci dei Comuni.