Emergenza notifiche, senza email il tribunale è bloccato

12/04/2011 di
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Tribunale di Latina bloccato a causa delle mancate notifiche delle udienze. La situazione è peggiorata tanto che ormai saltano fino a due terzi delle udienze previste. Il dato emerge da articolo pubblicato oggi sul Messaggero. Nell’era della posta elettronica e della comunicazione istantanea – scrive il quotidiano –  i processi saltano perché non si riescono ad effettuare le notifiche delle udienze. Sembra un paradosso eppure il fenomeno, invece di regredire, sta assumendo proporzioni allucinanti. Tanto che ormai capita sempre più spesso che, in un ruolo di 12 udienze, si riescano a trattare solo 3 o 4 casi: praticamente due terzi delle udienze saltano perché non è stata recapitata una normalissima raccomandata nei tempi previsti.

Le cause sembrano molteplici, ultimamente sta aumentando il numero delle raccomandate recapitate con eccessivo ritardo. «Anche per noi – spiega un avvocato – tutto ciò è umiliante, perché non è facile spiegare a un cliente che attende una sentenza che l’udienza è saltata per una banale raccomandata. E farlo diverse volte nello stesso processo diventa un’impresa». Eppure – scrive il Messaggero – la soluzione c’è, ed è anche a portata di mano. In molti tribunali italiani, spesso più grandi di quello di Latina, le notifiche avvengono tramite posta elettronica certificata. Un “sogno” che gli avvocati pontini inseguono da tempo. Tutto si racchiude in una parola magica: “informatizzazione”. A Latina si spera di arrivare almeno a un primo traguardo concreto, ovvero l’attivazione si tre servizi basilari: le comunicazioni di cancelleria, lo scambio di atti e la richiesta-rilascio di decreti ingiuntivi. Tutto tramite la propria casella email certificata, senza file allo sportello e senza impegnare personale amministrativo e ufficiali giudiziari con lunghe, costose e inaffidabili notifiche.

  1. E’ uno schifo che va avanti da anni e ogni parte invece di collaborare si lamenta e si ostacola a vicenda, anche per tutte le altre questioni scandalose (privacy, archivi, sicurezza, ecc), tanto paga solo il cittadino ONESTO che ha fretta di veder riconosciuto i suoi diritti, a quelli disonesti (di Mister B. ve ne sono molti in Italia) va bene cosi perche più si trascina la causa meglio è.
    Per quest’ultima questione servirebbe una riforma (non la prescrizione) ma neanche i Giudici vogliono punizioni esemplari e severe per chi sbaglia per motivi diversi, sono eccome una casta anzi sono un potere occulto, ma se ne parla solo quando vi è di mezzo Mister B., egli però dimentica che ne ha fatto altrettanto uso (giudici da lui corrotti condannati).
    Giudici e Cancellieri non vengono certo pagati sulla produttività, ai primi interessa solo trovare trucchi per andarsene via da Latina e avvicinarsi a casa (sono quasi tutti di fuori).
    Che le Poste siano vergognose e abbiamo seri problemi a Latina è stato già scritto, è altrettanto grave il problema MA NESSUNO INTERVIENE per gli stessi motivi, solo i poveracci sono costretti al servizio gli latri possono farne a meno.

  2. Anche se riguarda importanti questioni come le notifiche nulla si muove, nessuno paga.
    Eppure succede davvero da MOLTO e TUTTI fanno il solito scarica barile a cominciare dai sindacati e dai dipendenti che non vogliono compromettersi con lo sciopero o azioni di protesta, tutti “tengono famiglia”.
    Ecco l’Italia peggiore, la Latina peggiore mai vista, grazie Zaccheo, Cusani, De Marchis e Moscardelli per la vostra vigilanza, lo sfascio peggiora ogni giorno di più senza limiti, dobbiamo arrivare al sangue.
    Tutti pensano solo a come garantirsi “appoggi” specie ora a elezioni imminenti, in Tribunale e negli uffici pubblici girano più biglietti di propaganda politica che carte di lavoro.
    RIVOLUZIONE signori, dovete fare casino, la maggior parte dei cittadini è onesta ma purtroppo aspetta che siano gli altri “a fare” o che le cose accadano. BASTA muovetevi perché siete (o sarete) voi le prime (o prossime) vittime.

  3. Vi sono anche i fax per le notifiche, basta che le parti accettino tale forma (urgenza o importanza), ma tant’è a qualcuno piace avere l’alibi (molti), si possono fare di persona le notifiche quando gli avvocati sono in Tribunale (sempre), basta volerlo. Il fatto è che nessuno ha voglia di raccontare (cronisti compresi) la verità sino in fondo (quella completa), che fa comodo così (non risolvere). Ogni tanto qualcuno strilli allo scandalo ma è solo per la stampa e per pararsi dalle future accuse o per fuori qualcuno. Non servono mezzi costosi o particolari per l’email certificata (che ripeto è uno dei tanti mezzi), si possono certificare anche gli SMS o addirittura le telefonate di avviso (come all’estero), costa meno della carta, non c’è la volontà a Latina di TUTTE LE PARTI, alcune soluzioni immediate richiedono solo la volontà, altre integrative qualche legge (che non si fa, perché?). In questo caso specifico il Governo non centra, come non centra la pseudo-riforma, con le stesse difficoltà (soldi, personale, ecc) a Bolzano hanno fatto miracoli (guadatevi la vecchia puntata di Report): ma sono italiani quelli? A Latina, come in molte altre città italiane incivili sta bene cosi a molti avvocati, agli ordini e ai lavoratori impicciati con i sindacati, ci lavoro e ben lo so.

  4. Confermo in toto Anna, anche io conosco bene l’ambiente giudiziario e ho avuto a che fare con gli incredibili disservizi delle Poste di Latina (e non solo Latina), sono anche a conoscenza che alcuni esposti sono stati insabbiati…