MASSACRO CIRCEO, “GOVERNO INTERVENGA SUL DOCUMENTO SPARITO”

17/06/2008 di

L’intervento del governo presso le autorità argentine per chiarire le circostanze in cui sarebbe «sparito» un documento nel fascicolo che in quel Paese riguarda Gianni Guido, uno dei condannati per il massacro del Circeo è stato chiesto dall’Associazione familiari caduti della strage di Piazza della Loggia a Brescia
del 28 maggio 1974.

 
A spingere l’associazione ad inviare una lettera al ministro degli esteri Franco
Frattini è stato quanto emerso nel corso di «Chi l’ha visto?»: il magistrato Giampaolo Zorzi della Procura di Brescia che indagava sulla strage chiese di interrogare Gianni Guido che era detenuto a Buenos Aires. L’interrogatorio doveva svolgersi l’11 marzo 1985, ma con un documento inviato dall’Italia, del quale il magistrato sarebbe stato all’oscuro e che ora non si trova più nel fascicolo argentino, sarebbe stato chiesto di spostare l’interrogatorio al 23 aprile. Guido evase dal carcere di Buenos Aires pochi giorni prima, il 4 aprile. Il magistrato voleva sentire Guido perchè era stato in carcere con Ermanno Buzzi, condannato per la strage di Brescia e strangolato in carcere dai neofascisti Tuti e Concutelli. Nella lettera a Frattini il presidente dell’Associazione, Manlio Milani, sottolinea «l’importanza di ritrovare quel documento per risalire a chi ha ordinato quel rinvio dell’interrogatorio» e per fare luce sulla rete, di coperture di cui ha goduto Guido.
  1. … quegli anni per l’Argentina. La democrazia era sospesa, per usare un termine molto soft. Le dittature di destra imperversavano nel Sud America e noi ancora ci trascinevamo le conseguenze del neo-fascismo.. Ora sembrerebbe che tutto sia superato, almeno all’apparenza, qu