I PROGRAMMI ELETTORALI? SEMBRANO FOTOCOPIE

25/05/2007 di
di GIOVANNI DEL GIACCIO * 
 
Ai tempi della prima Repubblica era una specie di litania: «I programmi? Sono
tutti uguali». E oggi? Ci sono più “pieghevoli” da consegnare agli elettori,
rigorosamente a colori e con foto del candidato, soprattutto c’è internet e sul
sito non mancano le indicazioni programmatiche, ma si scopre che tante proposte
sono simili.

 
Sono quelle allegate alle candidature ufficiali e depositate in
Comune e che, in caso di elezione, diventano vincolanti per il sindaco. Siamo
andati a verificare le proposte su alcuni temi che hanno accompagnato la
campagna elettorale che si chiude oggi.
 
L’urbanistica, ad esempio, compare in
tutti e otto i programmi dei candidati sindaco. Flamini della Dc vuole partire
da una «analisi del territorio» e sollecita l’assegnazione di aree per le case
alle cooperative e per l’edilizia residenziale pubblica (Erp). Cappelletti di
Latina sociale propone un «nuovo piano regolatore strategico che parta dal
basso» e vorrebbe anche lui aree Erp. Un nuovo piano lo prevede anche Catani
della lista Per Latina oltre alle aree Erp.
 
Il sindaco uscente Zaccheo parla sì
di un nuovo strumento urbanistico ma «come sintesi delle azioni già messe in
campo» ovvero contratti di quartiere, recupero ex Svar ed ex Rossi Longhi, porto
a Foceverde. Nuovo piano anche per Cirilli del Progetto per Latina, il quale se
eletto vuole il «blocco delle convenzioni». Bennato degli Italiani nel mondo si
limita a un «riesame del prg», la stessa proposta di Maurizio Mansutti del
centrosinistra che chiede però di «ultimare il piano Piccinato» e di «integrare
la città nuova con quella di fondazione», oltre ovviamente alle aree per
l’edilizia convenzionata.
 
Per Mantovani di Alternativa comunista l’urbanistica
dovrà essere «democratica e popolare» e andranno revocate le varianti. Nessun
dubbio per la Marina: va riqualificata per tutti. Le opere pubbliche?
Immancabili. Flamini si accontenterebbe di rifare strade e marciapiedi ma vuole
un nuovo parcheggio a Latina Scalo, idea questa che inserisce anche Cappelletti.
 
La metro? Zaccheo non ha dubbi, Mansutti la inserisce nel programma ma «è da
rivedere», Cappelletti ne vorrebbe una fino a Roma ma alla stazione si dovrebbe
arrivare con più mezzi pubblici, mentre è chiarissimo Cirilli: «No alla metro
leggera». Sugli impianti Mansutti e Cappelletti parlano della “Città dello
sport”, tutti ripropongono nuova piscina, palasport e stadi per diverse attività
ma va sottolineato che Zaccheo indica una “palestra tipo” in ogni borgo, mentre
Mansutti vuole “impianti” in ogni borgo.
 
E il Comune? Vogliono
rivedere le società partecipate Flamini, Cappelletti, Mansutti e Mantovani. Se
per Zaccheo c’è l’azienda-comune, Catani parla di comune-azienda. L’università?
Per Cappelletti nuove facoltà vanno legate alle realtà produttive, Zaccheo
propone l’arricchimento dell’offera didattica, per Cirilli si può ipotizzare
un’università della musica, mentre Mansutti vorrebbe istituire una fondazione,
attivare i laboratori e ampliare l’area umanistica. Il sociale? Cappelletti
vorrebbe una casa d’accoglienza per i disagiati, Catani propone il Comune punto
di riferimento per gli interventi tempestivi, Zaccheo una casa per i disabili
“dopo di noi” (cioè per gli handicappati che perdono i genitori) che vuole anche
Cirilli.
 
Molte cose, dunque, coincidono nei diversi programmi, quali saranno le
differenze? Si vedrà in consiglio comunale. (* Il Messaggero, 25-05-2007)