VIOLENTAVA LA FIGLIASTRA DI 14 ANNI, ARRESTATO

14/06/2008 di
Un romeno di 43 anni abusava di una connazionale di 14 anni, figlia della donna con cui conviveva. La ragazza, che in passato era stata abbandonata dal padre e viveva con la madre, potrebbe essere stata costretta a prostituirsi in una tenda da campeggio tra le dune del litorale di Sabaudia.

 
L’uomo, Tarita Mihai, è stato arresto dagli agenti della Squadra nautica della Questura di Latina, la scorsa notte per violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione, dopo essere stato sorpreso ad abusare della ragazza nella tenda.
 

Era stata la mamma, che lavora da anni come badante a Latina, a convincere tre mesi fa la figlia di 14 anni a lasciare la Romania e a seguirla in Italia. Da allora per la ragazza, che era stata abbandonata dal padre all’ età di 3 anni e da allora viveva in Romania con i nonni, è cominciato l’inferno. La donna, ignara di tutto, si è fidata del convivente Tarita Mihai, affidandogli la figlia, mentre lei era al lavoro. L’uomo, invece, un muratore di 43 anni, ha ripetutamente abusato della ragazza, fino a quando non è stato arrestato dalla polizia.
  
Gli agenti della Squadra nautica della Questura di Latina avevano ricevuto segnalazioni relative ad uno strano via vai di persone nella tenda sulle dune di Sabaudia, dove la notte scorsa Mihai è stato sorpreso ad abusare della ragazza. La polizia deve ancora chiarire tutti i contorni della vicenda, specie per quanto riguarda il fatto che l’uomo la costringesse a prostituirsi. Per il romeno resta, tuttavia, l’accusa di violenza sessuale e sfruttamento della prostituzione.

 
 
La polizia della squadra nautica ha anche arrestato nella notte un romeno e un cittadino italiano che costringevano una romena a prostituirsi sotto una cavalcavia della via Pontina. La donna, arrivata in Italia con la promessa di un lavoro, viveva in una roulotte, priva di servizi igienici, che condivideva con il connazionale, Mures Voicu, 29 anni. Ogni mattina, secondo la ricostruzione degli investigatori, veniva prelevata da un cittadino di Latina, Peppe Giovanni, 65 anni, e scaricata lungo la Pontina dove era costretta a lavorare anche dieci ore. Entrambi gli uomini sono stati arrestati per sfruttamento della prostituzione ed associati al carcere di Latina.