RIFIUTI, ROBILOTTA: «IMPIANTO SIA AD ALBANO CHE A LATINA»
«Che Marrazzo abbia cambiato idea sul quarto impianto di termovalorizzazione da costruire ad Albano è un fatto estremamente positivo. Questo significa che le sconfitte elettorali fanno proprio bene. Dal momento che Marrazzo dichiara che il quarto impianto si farà ad Albano significa che è sicuro che nei prossimi giorni la via da negativa sarà modificata in positivo. Leggo che Marrazzo lancia un segnale alla opposizione e credo che, se verrà in consiglio a dire di sì all’impianto ad Albano insieme a quello di Latina, l’opposizione non si tirerà indietro nel dare il suo contributo. Vedo però che lo stesso presidente ha ancora un pò le idee confuse».
Così in una nota Donato Robilotta, capogruppo alla Regione Lazio di SR-Popolo della Libertà. «Dal primo Gennaio non siamo più in regime commissariale – aggiunge – e le competenze amministrative sono tornate in capo alle Province ed ai comuni. Marrazzo ha solo avuto la proroga dei poteri commissariali al 30 Giugno per gli atti amministrativi firmati prima del 31 Dicembre, in pratica l’autorizzazione ad Albano. Non essendo più in regime commissariale, il piano regionale sui rifiuti vigente è quello approvato dal Consiglio Regionale nel 2002, che prevede 7 impianti di termovalorizzazione, 4 a Roma, 1 a Frosinone, 1 a Latina e 1 a Viterbo».
«Proprio in base al piano regionale la giunta provinciale di Latina ha iniziato l’iter amministrativo per la gara pubblica per la costruzione del termovalorizzazione – conclude Robilotta – A questo punto cancellare dal piano regionale l’impianto previsto su Latina, come adombra Marrazzo, è veramente difficile ed aprirebbe un contenzioso non solo politico ma soprattutto amministrativo ed istituzionale, in quanto la modifica di legge interverrebbe ad iter amministrativo già iniziato.
Per questo consiglio al presidente Marrazzo di prevedere sia l’impianto di Albano che quello di Latina».
Per questo consiglio al presidente Marrazzo di prevedere sia l’impianto di Albano che quello di Latina».