MALATTIE IN CARCERE, UN OPUSCOLO PER I DETENUTI DI LATINA

03/06/2008 di

Consentire ai detenuti del Carcere di Latina di avere uno strumento per conoscere le malattie più diffuse e pericolose in carcere: Hiv, Tubercolosi, Epatiti Virali e malattie psichiatriche.

 
E’ questo l’obiettivo della Guida Informativa in Sei lingue (italiano, arabo, spagnolo, romeno, francese e inglese), intitolata “Conoscere e Prevenire”, edita dal Garante dei Diritti dei Detenuti del Lazio Angiolo Marroni, che lo stesso garante sta consegnando gratuitamente ai detenuti delle carceri di tutto il Lazio. L’opuscolo è composto da quattro capitoli. Il primo è un “Vademecum del nuovo giunto”, sulle malattie psichiatriche, gli altri tre sono dedicati alla “Malattia da Hiv in carcere”, alla “Tubercolosi” e alle “Epatiti Virali”. Per ognuna delle malattie sono indicate informazioni di base, come ci si ammala, come si trasmette, come si manifesta, come si cura e come si previene. Infine, una indicazione sui Centri specialistici cui rivolgersi.
 
A Latina la consegna degli opuscoli è stata anche l’occasione per incontrare, in due distinti momenti, oltre cinquanta reclusi: 30 uomini e più di 25 donne dell’Alta Sicurezza. Nell’area Polivalente del carcere, dopo il saluto della direzione e l’introduzione del Capo Area, si è svolto un confronto-incontro tra gli operatori del Garante e i detenuti durato oltre tre ore, nel corso delle quali oltre alle domande su patologie come HIV e TBC, i reclusi hanno voluto conoscere l’attività fin qui svolta dal Garante dei Detenuti (colloqui, rapporti magistratura, richieste di visite). Nel carcere di Latina (che serve un bacino di circa 500.000 persone) sono attualmente presenti 120 detenuti, praticamente il massimo della capienza consentita. La sezione maschile è organizzata in tre distinti trattamenti: comuni, precauzionali e nuovi giunti. Quella femminile è invece organizzata in Alta Sicurezza e EIV (Elevato Indice di Vigilanza). Circa il 40% dei detenuti sono stranieri; una percentuale variabile tra il 40 e il 60% di loro è in attesa di giudizio (giudicabili e appellanti).
 
«I problemi del carcere di Latina sono legati alla forte carenza di personale, e di risorse, che non consente di operare come si dovrebbe – ha detto il Garante dei Detenuti Angiolo Marroni – Identici problemi abbiano anche dal punto di vista sanitario. Per questo sono convinto che questo vademecum, oltre ai detenuti, possa servire anche all’opinione pubblica per capire che i reclusi non sono solo un problema di sicurezza, ma persone titolari di diritti, come quello alla salute, che non perdono una volta entrati in carcere».