CENTRALE NUCLEARE, DUBBI BIPARTISAN
di LAURA PESINO *
Se
lItalia riapre la partita del nucleare, il capoluogo è già in
subbuglio. Alla causa nazionale Latina ha già dato e ora, in una
prospettiva a lungo termine, guarda a una vocazione di tuttaltro
genere per quella zona a lungo gravata da una servitù che ancora ne
condiziona lo sviluppo.
lItalia riapre la partita del nucleare, il capoluogo è già in
subbuglio. Alla causa nazionale Latina ha già dato e ora, in una
prospettiva a lungo termine, guarda a una vocazione di tuttaltro
genere per quella zona a lungo gravata da una servitù che ancora ne
condiziona lo sviluppo.
Eppure quella voce di dissenso, pur espressa
dal sindaco, non appare unanime nellambito del suo stesso partito. E
tanto basta a sollevare qualche dubbio nellopposizione.
dal sindaco, non appare unanime nellambito del suo stesso partito. E
tanto basta a sollevare qualche dubbio nellopposizione.
Il Partito
democratico punta il dito contro la pericolosa articolazione di
posizioni nello stesso Pdl e tra Comune e Provincia, poi richiama
allordine il sindaco e propone di riaprire il dibattito in Consiglio
comunale, allargandolo anche ad altre servitù che il capoluogo subisce.
Più o meno la stessa cosa, allindomani della presa di posizione di
Vincenzo Zaccheo contro la remota possibilità che una nuova centrale si
costruisca accanto a quella vecchia e in via di smaltimento, accade sul
fronte di via Costa. Qui, il consigliere e capogruppo del Pd Domenico
Guidi presenta, in commissione Trasparenza, una mozione che impegni
lintero Consiglio provinciale ad esprimere, nero su bianco, la
contrarietà a future localizzazioni di impianti nucleari sul
territorio provinciale e ad eventuali riattivazioni delle centrali in
via di dismissione. Lappello è ad una presa di posizione chiara e
condivisa che non lasci aperti spazi di manovra imprevisti e che sia,
al contempo, un ulteriore sollecito diretto a Sogin per accelerare le
procedure di dismissione dellimpianto nucleare di Borgo Sabotino
ancora prima di quanto previsto nel piano presentato, riconsegnando
così il territorio alla sua naturale vocazione agricola e turistica.
Anche lopposizione in Consiglio comunale, per voce dei consiglieri
Maurizio Mansutti, Giorgio De Marchis e Fabrizio Mattioli, fa la sua
parte e attacca la superficialità con cui il primo cittadino affronta
la questione del nucleare, visto che continua a muoversi da solo senza
coinvolgere le forze politiche e sociali in un delicato processo
decisionale.
democratico punta il dito contro la pericolosa articolazione di
posizioni nello stesso Pdl e tra Comune e Provincia, poi richiama
allordine il sindaco e propone di riaprire il dibattito in Consiglio
comunale, allargandolo anche ad altre servitù che il capoluogo subisce.
Più o meno la stessa cosa, allindomani della presa di posizione di
Vincenzo Zaccheo contro la remota possibilità che una nuova centrale si
costruisca accanto a quella vecchia e in via di smaltimento, accade sul
fronte di via Costa. Qui, il consigliere e capogruppo del Pd Domenico
Guidi presenta, in commissione Trasparenza, una mozione che impegni
lintero Consiglio provinciale ad esprimere, nero su bianco, la
contrarietà a future localizzazioni di impianti nucleari sul
territorio provinciale e ad eventuali riattivazioni delle centrali in
via di dismissione. Lappello è ad una presa di posizione chiara e
condivisa che non lasci aperti spazi di manovra imprevisti e che sia,
al contempo, un ulteriore sollecito diretto a Sogin per accelerare le
procedure di dismissione dellimpianto nucleare di Borgo Sabotino
ancora prima di quanto previsto nel piano presentato, riconsegnando
così il territorio alla sua naturale vocazione agricola e turistica.
Anche lopposizione in Consiglio comunale, per voce dei consiglieri
Maurizio Mansutti, Giorgio De Marchis e Fabrizio Mattioli, fa la sua
parte e attacca la superficialità con cui il primo cittadino affronta
la questione del nucleare, visto che continua a muoversi da solo senza
coinvolgere le forze politiche e sociali in un delicato processo
decisionale.
Allombra della polemica restano i programmi di
riqualificazione della marina di Latina, il protocollo dintesa
sottoscritto con Sogin e il deposito nucleare per le scorie della
centrale. Intanto, contro la scelta antieconomica e pericolosa del
nuovo Governo nazionale di tornare al nucleare si scagliano anche i
Verdi del Lazio. Inserire Latina come uno dei possibili siti dove
costruire una nuova centrale commenta Claudio Pelagallo,
vicepresidente regionale dei Verdi è folle e irresponsabile perché
quel territorio sta ancora pagando le gravi conseguenze, in termini di
salute e danni ambientali, lasciate in eredità. (* Il Messaggero, 28-05-2008)
riqualificazione della marina di Latina, il protocollo dintesa
sottoscritto con Sogin e il deposito nucleare per le scorie della
centrale. Intanto, contro la scelta antieconomica e pericolosa del
nuovo Governo nazionale di tornare al nucleare si scagliano anche i
Verdi del Lazio. Inserire Latina come uno dei possibili siti dove
costruire una nuova centrale commenta Claudio Pelagallo,
vicepresidente regionale dei Verdi è folle e irresponsabile perché
quel territorio sta ancora pagando le gravi conseguenze, in termini di
salute e danni ambientali, lasciate in eredità. (* Il Messaggero, 28-05-2008)