Patenti facili: 89 imputati patteggiano, Del Pero temporeggia

Hanno chiesto di patteggiare 89 delle persone coinvolte nella maxi-inchiesta della procura di Torino sullo scandalo dei falsi certificati medici per le patenti di guida.
Gli indagati, in tutto, sono 133. La pena massima che è stata proposta è di due anni di reclusione. Una delle figure principali, secondo l’accusa, è Carlo Del Pero, dirigente medico della questura di Latina; per adesso non ha chiesto di accedere a riti alternativi.
Trenta, invece, sono gli indagati che alla prossima udienza, il 23 marzo, saranno giudicati con il rito abbreviato.
L’inchiesta, coordinata dal pm Giuseppe Ferrando, riguarda la prassi di alcune autoscuole di simulare visite mediche per il rilascio o il rinnovo di patenti di guida. A svolgere il fantomatico test, e a firmare il relativo certificato, erano
persone che non avevano nulla a che fare con la professione medica: una di loro lavorava ai Mercati generali di Torino nel ramo frutta e verdura.
Quattro degli indagati sono stati interrogati oggi e hanno detto di non essersi resi conto che quelle visite non erano valide. Nonostante l’altissimo numero di vittime (il capo d’accusa ne conteggia all’incirca 1.750) solo due si sono costituite parte civile.
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