ZANZARE ADDIO, PESCE-KILLER DIVORA LE LARVE

11/05/2008 di
Un pesciolino che vive nell’acqua
stagnante, anche in contenitori deposti sul balcone, può
diventare il peggior killer delle zanzare. Parola di
Federcoopesca-Confcooperative che su questo pesciolino che si
chiama Gambusia affinis ed è ghiotto di larve di zanzare sta
impiantando una serie di allevamenti per lanciare un business
che farà concorrenza allo spray insetticida, con il vantaggio
inoltre di non lasciare nell’aria vapori nocivi.

 
Importato dal Nord America dal Mississippi nel 1922 per
combattere la malaria nelle aree paludose del centro Italia
oggi, dopo qualche decennio di oblio, la Gambusia è tornata in
auge grazie a sperimentazioni condotte con successo dal Cnr per
fronteggiare la crescente aggressività degli insetti. La
Gambusia si riproduce con molta facilità, basta seminare
esemplari adulti nel periodo invernale in piccoli stagni o
canali di bonifica, dopo aver eliminato ogni possibile
predatore. È di piccole dimensioni, 2-3 centimetri, ed è molto
resistente riuscendo a vivere anche in piccole pozze di acqua
stagnante sia dolce che salmastra, con temperature da 3 a 30øC.
 
In Toscana, secondo il Cirspe, centro studi della
Federcoopesca-Confcooperative, negli ultimi 5 anni sono state
seminate da 2 a 4 milioni di unità, acquistate a sua volta da
enti locali e consorzi di bonifica. Un efficace strumento di
lotta biologica adottato già da qualche anno con successo nel
Lazio, sia nei giardini di Farfa in provincia di Rieti, che nel
Parco di Ninfa vicino a Latina.
 
In Italia sono presenti 60 specie di zanzare, 2 le più
diffuse, la zanzara comune (Culex Pipiens) e la tigre (Aedes
Albopictus) avvistata per la prima volta a Genova nel 1990;
punge di giorno e di notte e ha larve resistenti che passano da
una stagione all’altra sopportando piogge, siccità e sbalzi di
temperatura di decine di gradi. Benvenga dunque la diffusione di
questo metodo naturale, spiegano dal Cnr, perchè i pesciolini
divoratori di larve possono essere tenuti da chiunque, in casa,
sul terrazzo o in giardino; hanno solo bisogno di contenitori –
acquari, tinozze, vasche o piccoli bacini – con della terra sul
fondo e qualche pianta; insomma acqua stagnante dove le zanzare
non potranno fare a meno di depositare le uova e, una volta
eliminate le larve, il problema, secondo il Cnr, si ridurrebbe
dell’85%.
  1. Guarda Mario, il mio gatto sul balcone si mangia i passeri, figuriamoci se gli servo un pesce su un piatto d’argento

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